Belgio, Svezia e Italia: parte il trial sui bimbi Duchenne

share on:
Alessandra Ferlini

A coordinare il trial per l'Italia è Alessandra Ferlini dell'Università di Ferrara

L’azienda farmaceutica olandese Prosensa ha annunciato nei giorni scorsi l’inizio di un trial clinico di fase I/II su alcuni bambini affetti da distrofia di Duchenne, con l’obiettivo di verificare la tollerabilità e la sicurezza della somministrazione del farmaco PRO044 su almeno dodici di loro, tramite iniezioni sottocutanee per cinque settimane.

Il trial si inserisce nell’ambito dei tentativi di terapie - senz’altro tra i più promettenti - basate sulla modificazione dell’RNA, utilizzando nuovi “farmaci”, i cosiddetti “oligonucleotidi antisenso”, molecole la cui sequenza può essere “disegnata” in modo tale da tralasciare (letteralmente “saltare” od “omettere” , in inglese skipping) determinate sequenze geniche (esoni) che - se appunto omesse in pazienti Duchenne con specifiche mutazioni per delezione a carico di altri esoni del gene - consentono il ripristino della cornice di lettura,  cioè la capacita di portare a termine la sintesi di una distrofina funzionante.

L’effetto di PRO044 dovrebbe indurre il “salto” dell’esone 44 e quindi il ripristino della sintesi proteica, con “costruzione” di una distrofina “utile”.

Alcune avvertenze. Come chiaramente detto, si tratta di un trial e non ancora, al momento, della certezza di una terapia. Inoltre, PRO044 - come già il precedente PRO051/GSK2402968, anch’esso basato su oligonucleotidi antisenso - è un farmaco “personalizzato”, in quanto può essere utilizzato sul 20% circa delle persone affette da distrofia di Duchenne, tutte con mutazioni cosiddette “correggibili”, tramite l’omissione dell’esone 44. E tuttavia, se la sperimentazione avrà buon esito, si tratterà certamente di un importante passo avanti, per il trattamento generale delle distrofie di Duchenne, mirato inizialmente a fare almeno “virare” queste ultime verso la più leggera forma di Becker.

Coinvolti nel trial sono il Belgio - ove sono stati arruolati i primi pazienti all’Università di Leuven (Lovanio) - la Svezia (Ospedale dei Bambini Regina Silvia di Goteborg) e anche l’Italia, con il Servizio e Unità Operativa di Genetica Medica dell’Università di Ferrara e dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, coordinati da Alessandra Ferlini, in collaborazione con il neurologo Luciano Merlini e il pediatra Andrea Franchella.

I pazienti italiani che accederanno al trial sono già stati selezionati e pre-reclutati nei mesi scorsi, in base a criteri concordati con Prosensa, poiché al fine di partecipare alla ricerca sono necessari lunghi studi in vitro (pre-trial), per i quali Ferlini ha anche avuto un finanziamento dalla Fondazione Telethon (progetto clinico Telethon-UILDM GGPU7011), ora ovviamente concluso con l’inizio del trial stesso.

«La partecipazione dell’Italia e di Ferrara nel trial - dichiara Alessandra Ferlini -, da noi fortemente voluta e ottenuta grazie al duro lavoro di grande sacrificio svolto dal mio gruppo, che profondamente ringrazio, dev’essere motivo di orgoglio per tutti i ricercatori italiani e per l’intero nostro Paese». (Stefano Borgato)

Ritratto di admin

Margaret

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut at vulputate sem, at efficitur nibh. Aliquam sit amet nulla vel ipsum ornare commodo a a purus