Eliminare le barriere, a scuola e nella vita!

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Davide Tamellini Davide Tamellini, della Sezione UILDM di Verona

Nei giorni scorsi (18 ottobre) si è tenuto presso il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci del comune di Cerea (Verona) il convegno Scuola senza limiti - La vita è scuola. Al dibattito, organizzato alla presenza di duecentocinquanta studenti delle classi terze, quarte e quinte, è stato invitato a intervenire anche Davide Tamellini, membro del Consiglio Direttivo della UILDM di Verona e referente del suo Gruppo Giovani.

Obiettivo dell'incontro era mostrare la disabilità da una prospettiva diversa. Tamellini ha aperto il convegno illustrando la storia dell'Associazione e le tante attività svolte, in particolare sottolineando il ruolo di riferimento per le persone con malattie neuromuscolari e le loro famiglie assunto sul territorio dalla Sezione scaligera della UILDM. «La UILDM di Verona - ha spiegato Davide - offre da quarantatré anni assistenza sanitaria e riabilitativa, ma il suo punto di forza sono le attività di carattere sociale e di sensibilizzazione sulla disabilità».

Il dibattito si è poi indirizzato sul racconto di due esperienze universitarie vissute da ragazzi con distrofia muscolare del Gruppo Giovani UILDM di Verona: quella di Stefano Marconcini, laureato in architettura, e quella di Davide Costanzi, laureato in informatica.
Marconcini, davanti agli studenti e ai loro professori, ha fatto un intervento sul concetto di diversità e sul problema delle barriere architettoniche presenti sia in ambito scolastico sia nelle aree pubbliche. «La diversità - ha affermato Stefano - non è una proprietà oggettiva, ma una qualità di natura relativa ed interattiva. Non si è intrinsecamente diversi, ma lo si è rispetto ad un determinato punto di vista». I due giovani Soci UILDM hanno raccontato come la loro esperienza universitaria sia stata piuttosto agevole, poiché l’ambiente trovato si è rivelato quasi totalmente accessibile, un dato di fatto che però non impedisce loro di «combattere ogni giorno per migliorare ulteriormente la situazione dell'accessibilità».

La parte conclusiva del convegno si è incentrata poi sulle passioni e gli hobby dei giovani con disabilità. Si sono susseguiti gli interventi di Jules Talon, studente di Economia, con distrofia muscolare, che ha raccontato di un lancio che ha fatto con il paracadute in tandem. Le persone con disabilità, ha affermato, «riescono oggi a viaggiare, intraprendere studi universitari, si innamorano e fanno anche attività sportive». Ha raccontato le sue esperienze personali anche Matteo Begali, in arte Jtspecial, che ha illustrato la sua vita da rapper con disabilità e che ha anche spiegato di aver realizzato un cd dal titolo Inside the control tower. Nonostante la sua disabilità fisica, ha deciso di impegnarsi in prima persona «per coinvolgere alcuni ragazzi stranieri di un quartiere di Verona e cercare di toglierli dalla strada, indicando loro che un impegno sociale concreto è possibile, propositivo e divertente». E’ stata molto apprezzata anche la testimonianza di alcuni volontari e del presidente del GALM (Gruppo Animazione lesionati midollari) di Verona, Aldo Orlandi, che hanno sottolineato l’importanza di eventi come questo, per mettere a confronto gli studenti e le Associazioni.

«Un doveroso ringraziamento va al Comune di Cerea e all’ente Fiera Exp della città. Un grazie va anche alla preside del Liceo Da Vinci, Luisa Zanettin, che si è dimostrata particolarmente sensibile e ha creduto sin da subito nella buona riuscita del progetto. Infine, un particolare ringraziamento a tutti i volontari, sempre fondamentali per la migliore riuscita di queste iniziative», ha concluso Davide Tamellini.

Concludiamo con la citazione che Tamellini ha fatto all’inizio dell’incontro. (Renato La Cara)

"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso
che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse.
E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti?
Venite a vedere voi stessi. Coraggio!
E’ proprio quando credete di sapere qualcosa
che dovete guardarla da un’altra prospettiva".

Robin Williams, dal film L'attimo fuggente

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Margaret

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