Giornata di Mobilitazione per i Diritti di Circolazione

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ScarrossandoDomenica 8 settembre si svolgerà una Giornata di Mobilitazione per i Diritti di Circolazione delle Persone in Carrozzina e Scooter Elettrici, contro i limiti del Codice della Strada. A organizzare e promuovere questa interessante iniziativa, con il patrocinio del Comune di Arco (Trento), sono il Circolo di Cultura Popolare, Disabili in Lotta per il Riconoscimento dei Diritti Costituzionali e la Sezione UILDM di Trento. La manifestazione si svilupperà lungo un percorso di cinque chilometri ricavato dalla pista ciclabile che corre parallelamente alla Strada Statale che collega Arco a Riva del Garda. La partenza (Piazzale Segantini, Arco) è prevista alle ore 10 (ritrovo a partire dalle ore 9), mentre l'arrivo (Piazzale della Costituzione, Riva del Garda) è atteso per le ore 11.30, circa.

Questa iniziativa di sensibilizzazione nasce per accendere i riflettori sull’articolo 46 del Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285) che definisce veicoli “tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall’uomo. Non rientrano nella definizione di veicolo quelle per uso di bambini o di invalidi, anche se asservite da motore, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento”.

A questo riguardo Augusto Tamburini, sostenitore dei diritti delle persone con disabilità e professore in pensione di Arco, riferendosi al Regolamento del Codice della Strada (Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495), e in particolare all’articolo 196, elenca le caratteristiche costruttive dei veicoli destinate all'uso delle persone con disabilità.
«La carrozzina, per non essere considerata veicolo – spiega Tamburini – non deve essere più lunga di 110 cm, né più larga di 50 (può raggiungere i 70 cm in alcune situazioni), né più alta di 135 cm. Deve essere monoposto e non pesare più di 40 chilogrammi. Quanto al motore, non può consentire il superamento dei 6 chilometri all’ora, né superare la potenza massima di 1 kilowatt. Se supera anche solo uno di questi limiti è da considerarsi veicolo con tutto ciò che comporta. Quante sono le carrozzine elettroniche in commercio che superano almeno uno di questi limiti? Buona parte! Il problema, quindi, è tutt’altro che marginale, perché se le carrozzine sono veicoli, chi le conduce non può comportarsi come un pedone, pena il rischio di una contravvenzione. Non può circolare sui marciapiedi, in zone in cui il traffico veicolare sia totalmente interdetto, sulle piste ciclabili e non può usare gli attraversamenti pedonali. Inoltre, deve tenere la destra anziché quella prevista per i pedoni, ovvero la sinistra, per essere più visibile. Ma ci sono anche dei risvolti assicurativi: in caso di incidente o di investimento, si ha diritto al pieno risarcimento dei danni? Riteniamo di no. Il problema - conclude Tamburini - si risolve modificando il Codice della Strada, da qui l'avvio di una serie di iniziative di sensibilizzazione».

Ecco che la Giornata di Mobilitazione per i Diritti di Circolazione delle Persone in Carrozzina e Scooter Elettrici nasce come punto di partenza per modificare questo insieme di disposizioni normative che è altamente discriminatorio, nonostante negli ultimi anni i governi che si sono succeduti abbiano definito diverse modifiche del Codice della Strada e del Regolamento, (vedi patente a punti, provvedimenti rigidi sull’abuso di alcool) ma mai ci si è occupati di un aspetto così delicato e importante come l'utilizzo su strada di carrozzine e scooter elettrici, da sempre oggetto di poca chiarezza da un punto di vista normativo, come detto in precedenza.
Da ricordare, tuttavia, come la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), cui la UILDM aderisce, abbia proposto, da tempo, l’abrogazione della frase che fa riferimento ai limiti stabiliti dal regolamento nell’articolo 46 del Codice della Strada, senza mai ricevere un’adeguata risposta in merito. Un vero e proprio "ingabbiamento giuridico-politico-istituzionale" al quale la persona con disabilità o anziana, non deambulante, non è dato di sfuggire costringendola, di fatto, a pagarne tutte le conseguenze. Ci auguriamo che l’8 settembre la partecipazione della popolazione sia numerosa, per tornare a credere, se ancora ci è concesso, nei principi costituzionali dell’uguaglianza e della solidarietà. (A.P.)

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Margaret

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