Il Teatro dell’Oppresso: in scena la vita quotidiana e i suoi risvolti

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Augusto Boal, il regista brasiliano che ha creato le diverse tecniche che caratterizzano il Teatro dell'Oppresso (1931-2009) Augusto Boal, il regista brasiliano che ha creato le diverse tecniche che caratterizzano il Teatro dell'Oppresso (1931-2009)

La Sezione UILDM del Lazio propone un’iniziativa originale e culturalmente vivace, che vuole dare libero sfogo alla partecipazione, alla comunicazione, alla creatività e alla libertà di espressione di ognuno. Si tratta del progetto Teatro di Cittadinanza Attiva - Laboratorio di Teatro dell’Oppresso, rivolto a persone con disabilità e non che vogliano esplorare il teatro come strumento per affrontare questioni legate all’inclusione sociale, con particolare attenzione ai diritti delle persone con disabilità.

Il Teatro dell'Oppresso è un metodo teatrale che si distingue per l'originalità e comprende differenti tecniche che hanno l'obiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico. Nasce negli Anni '60 in un clima di lotte operaie e contadine, in Brasile, dove il regime non consentiva l'espressione di critiche né di liberi pensieri e opinioni in pubblico. Il regista Augusto Boal portò quindi il teatro nella vita quotidiana delle persone, mostrando come ognuno di noi possa influenzare attivamente gli sviluppi socio-politici nel proprio Paese. Questa metodologia coinvolge il pubblico direttamente anche attraverso l’utilizzo del forum, nel quale perfino gli spettatori sono chiamati a proporre direttamente un finale alternativo a quello dello spettacolo.

Il corso ha tra le sue finalità quelle di aumentare la conoscenza del proprio corpo, capirne i limiti e scoprirne le potenzialità. Si tratta di uno strumento di azione sociale volto all’emancipazione e all’autodeterminazione dei partecipanti.
Massimo Guitarrini, responsabile dell’Area Sociale della UILDM Laziale afferma: «Questo non è il solito laboratorio di teatro, si tratta di un gruppo integrato che lavora su determinate questioni. Se da una parte questo strumento può essere utile per acquisire un’idea di realtà, dall’altro offre la possibilità di cambiarla attraverso percorsi di emancipazione e sviluppo del senso di responsabilità nella costruzione di una società in cui le persone con disabilità siano davvero protagoniste».

Le iscrizioni sono ancora aperte. Sono previsti tre incontri introduttivi, il primo dei quali avrà luogo il 7 novembre (ore 17-20, presso la sede della UILDM Laziale). Da dicembre, poi, avrà inizio un percorso che durerà fino a maggio, con un incontro settimanale di circa due, tre ore. Il laboratorio si avvarrà della collaborazione di Uri Noy Meir e di altri facilitatori UILDM. (V.B.)
Per ulteriori informazioni:
massimo.guitarrini@uildmlazio.org, tel. 06/66048886-75

Ritratto di admin

Margaret

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