La scomparsa del professor Giovanni Lanzi

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«Che cosa si sente di comunicare ai nostri lettori pazienti neuromuscolari o ai loro familiari?», avevamo chiesto al professor Giovanni Lanzi all'inizio del 2007, concludendo una lunga e bella intervista rilasciata a «DM».

«E' assai importante non essere soli - ci aveva risposto - ma essere capaci di mettersi in contatto con qualcuno, quando se ne sente il bisogno, qualcuno che sappiamo amico. Tutto questo è molto importante perché guai a chi si lascia andare e si chiude in se stesso! Molto meglio affrontare, per quanto è possibile, il problema che ci tormenta, la tristezza che ci prende, la sfiducia che ci assale, facendo ricorso alla nostra buona volontà e alle risorse che abbiamo, oltre che all'aiuto degli amici e del medico che ci segue».

Abbiamo un ottimo ricordo di quell'intervista, della quale consigliamo la lettura.

Venne pubblicata in tre successivi numeri di DM ed è visionabile agli indirizzi:

Nascita della Neuropsichiatria Infantile (DM 159)

Il medico e l’uomo (dm 160)

Mai chiudersi in se stessi! (DM 161)

Quel testo ci sembrò mettere in piena luce il grande valore - umano e professionale - di una figura come quella di Giovanni Lanzi, uno dei “padri” della Neuropsichiatria Infantile del nostro Paese, che la UILDM ha avuto la fortuna di avere al fianco per molto tempo, non solo come apprezzato specialista, ma anche come presidente della Sezione Provinciale di Pavia e come presidente - alla fine degli anni Novanta - della Commissione Medico-Scientifica Nazionale.

Il professor Lanzi è scomparso lo scorso venerdì 30 ottobre e il presidente nazionale della UILDM Alberto Fontana esprime il proprio cordoglio, a nome di tutta l'Associazione, oltre che la sua personale gratitudine per il contributo e per il lavoro di tanti anni.

2 novembre 2009

Ritratto di admin07_FTx

admin07_FTx