La UILDM è con Gianluca Attanasio, nella sua battaglia sulle strisce blu

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Rosolino e Attanasio

Gianluca Attanasio con Massimiliano Rosolino al Trofeo Sette Colli di nuoto

«Siamo del tutto solidali - dichiara il presidente nazionale UILDM Alberto Fontana - con la battaglia di civiltà avviata dal nostro amico Gianluca Attanasio, riguardante la necessità di un provvedimento legislativo contro il pagamento del parcheggio tra le strisce blu da parte delle persone con disabilità».

Campione italiano assoluto di Nuoto Paralimpico nel 2008 (50 e 100 Stile), recordman italiano nei 400 Stile V.C., neocampione italiano 2010 nei 400 Free Style, oltre che Ambasciatore per l’Etica e la Cultura Sportiva del MECS (Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport), da quest’anno Gianluca Attanasio è anche amico e testimonial della UILDM, da lui stesso avvicinata, in occasione della Giornata Nazionale dell’Associazione nel marzo scorso.

E dopo che nei giorni scorsi, in sede di modifica del Codice della Strada, ha visto bocciare l’Emendamento Senato 1720 (a firma di Massimo Baldini), con il quale si stabiliva la gratuità del parcheggio tra le strisce blu alle persone con disabilità, Gianluca ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere alcune dure lettere rispettivamente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e infine al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

In quest’ultima scrive tra l’altro: «Il Ministro Matteoli, il Vertice del Ministero dei Trasporti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta» hanno «tutti convenuto sul fatto che la situazione per i disabili italiana è insostenibile» e l’automobile è stata definita «dallo stesso Ministero dei Trasporti (Direttore Generale) un presidio medico indispensabile agli spostamenti di chi vive un’infermità a carattere motorio. Se a questo aggiungiamo che le città italiane non sono a norma, a misura di disabile, dove ci sono problemi strutturali insormontabili, mancanza di rampe, fermate non a norma, autobus non a norma, uffici non a norma […], ci vorrebbero 1000 anni per mettere tutto a norma e molti miliardi di euro per regolamentare a norma di legge il tutto, considerato che non faccio utopia, l’unico mezzo utile a garantire a chi vive una malattia motoria resta solo ed unicamente l’utilizzo dell’automobile privata. Ieri, come dicevo all’inizio, nonostante il parere favorevole dell’intera Commissione Trasporti del Senato, è intervenuto, il vincolo dell’art. 81 della Costituzione, su questioni di voci di bilancio, con parere negativo della Quinta Commissione Bilancio (così mi hanno spiegato) e l’emendamento della gratuità delle strisce blu ai disabili, qualora avessero trovato un posto H occupato, è stato respinto, distruggendo in un secondo tutte le speranze dei disabili di tutta Italia, parlo di quelli VERI, compreso me. Ora io mi chiedo, è giusto tutto ciò? È normale che in nessun Paese Europeo si permettano solo di pensare di far pagare la sosta a chi per bisogno usa l’auto e l’Italia, invece di rimuovere gli ostacoli, li mette sotto forma di pagamento di un dazio per poter liberamente circolare con il proprio ausilio?».

Certo, come spieghiamo qui sotto nell’approfondimento curato da Carlo Giacobini, responsabile del Centro per la Documentazione Legislativa UILDM, questa svolta negativa non è irrimediabile, lasciando sostanzialmente immutata una situazione già di per sé complessa, come quella legata ai parcheggi tra le strisce blu.

Ma di fronte alla bocciatura di quell’emendamento non possiamo non condividere quanto scrive Gianluca Attanasio, riferendosi alle persone con disabilità, ovvero che «noi tutti siamo stati messi alla stregua di un peso per gli Enti Locali». (S.B.)

Per leggere integralmente le lettere inviate da Gianluca Attanasio al ministro Matteoli, al sottosegretario Letta e al presidente Napolitano, cliccare rispettivamente qui, qui e qui.

Parcheggi tra le strisce blu: una questione assai complessa

Parcheggi
tra le strisce blu: le persone con disabili pagano o non pagano? I dubbi regnano sovrani soprattutto dopo una recente Sentenza della Corte di Cassazione (n. 21271 del 5 ottobre 2009), che ha rigettato il ricorso di una persona con disabilità, titolare di “contrassegno invalidi”, che si era vista multare per aver sostato, senza pagare, su un parcheggio delimitato appunto dalle righe blu. In tale occasione la Cassazione ha ricordato che nessuna norma ne prevede la gratuità. Il che corrisponde al vero.
Moltissimi successivi articoli hanno poi sintetizzato la notizia, fornendo talora indicazioni scorrette che hanno aumentato la confusione. La più scorretta: «La Cassazione decide che i disabili devono pagare». Questo infatti non è vero, dal momento che la Cassazione non ha competenza nel modificare la normativa, né le sue motivazioni affermano che i disabili devono pagare: precisa solo che nessuna norma prevede la gratuità.

Si tratta quindi di una scelta schiettamente politica dei Comuni stabilire regolamenti che prevedano o meno il pagamento anche per i titolari di contrassegno nelle aree di sosta delimitate dalle strisce blu. Tanto meno le forze dell’ordine o il personale deputato ai controlli sulle soste possono rifarsi a quella Sentenza della Cassazione per elevare contravvenzioni. L’unico riferimento, per loro, è il Regolamento che il Comune - proprietario del sedìme stradale - ha approvato.

Da ultimo, la Cassazione non invalida i Regolamenti vigenti, né costringe i Comuni ad alcunché, tant’è che alcuni Comuni hanno subito “approfittato” della pronuncia (tra essi Napoli e Palermo), mentre altri (tra essi Parma e Ancona) si sono affrettati - con senso civico e sensibilità - a confermare le esenzioni previste a favore delle persone con disabilità.

E tuttavia la situazione è assai disomogenea sul territorio nazionale e questo non è certo positivo. Nella discussione in corso alla Camera per modificare il Codice della Strada, è stato presentato un emendamento (Senato 1720, a firma di Massimo Baldini), volto a imporre a tutti Comuni di prevedere la gratuità dei parcheggi, ma l’emendamento è stato bocciato dopo l’acquisizione del parere della Commissione Bilancio.

Questa bocciatura - che non rappresenta certo una vittoria e rispetto alla quale va certamente apprezzata l’azione che sta svolgendo in questi giorni Gianluca Attanasio - non rappresenta comunque una svolta negativa irrimediabile sotto il profilo giuridico. Il tutto, infatti, rimane immutato: i Comuni possono decidere autonomamente (anche in forza del Titolo V della Costituzione) sui propri Regolamenti e quindi le azioni di pressione e di sensibilizzazione vanno condotte Comune per Comune. (Carlo Giacobini)

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Margaret

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