Ricerca, LGMD1F resistente all'HIV

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I ricercatori dell’Istituto di Salute “Carlos III” di Madrid hanno realizzato degli studi (pubblicati a fine agosto sulla rivista “Plos pathogens”) che descrivono un difetto genetico nel gene della Trasportina 3, causa della Distrofia muscolare dei Cingoli 1F e che a sua volta protegge chi ha questa forma di distrofia dall’infezione da HIV. Secondo i ricercatori dell’Istituto, questa scoperta consente da un lato di capire in che modo l’HIV raggiunge il nucleo cellulare, ma aiuta anche a spiegare perché la mutazione nella Trasportina 3 provoca la malattia muscolare nei pazienti, dato che tra le proteine che trasporta si trovano fattori che regolano l’espressione e l’elaborazione delle proteine muscolari.

La Trasportina 3 è una proteina cellulare che ha la funzione di trasportare proteine tra il citosol e il nucleo della cellula. Nel 2008 una serie di studi dimostrarono che questa proteina è essenziale per l’infezione da HIV. Successivamente i ricercatori dell’Ospedale Vall d’Hebrón di Barcellona e La Fe di Valencia descrissero questi pazienti di un’unica famiglia italo-spagnola con una malattia muscolare rara – miopatia dei cingoli tipo 1F (LGMD1F nel suo acronimo in inglese) – portatori di una mutazione nel gene Trasportina 3.

«Uno studio di ricerca di base recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Plos Pathogensda ricercatori dell’Istituto di Salute Carlos III di Madrid ha dimostrato che i linfociti derivati dai pazienti con la mutazione patogenetica sul gene della trasportina mostrano una resistenza alla infezione da HIV - spiega Giulia Ricci, della Commissione medica UILDM -  Gli autori di questo articolo suggeriscono che questo studio preliminare fornisca indicazioni che potrebbero essere di aiuto anche per una migliore comprensione dei meccanismi che portano alla patologia muscolare in questa forma di distrofia muscolare».

I ricercatori dell’Unità di Immunopatologia dell’AIDS dell’Istituto di Salute Carlos III hanno ipotizzato che, a causa di questa mutazione, i pazienti affetti fossero resistenti all’infezione da HIV. Questa ipotesi è stata confermata e nell’articolo pubblicato viene descritto il meccanismo che blocca l’infezione da HIV. Questa è la seconda mutazione genetica nella storia che protegge dall’infezione da HIV.

 “I virus portano informazioni genetiche necessarie ma non sufficienti per completare il loro ciclo replicativo. Per questo necessitano di proteine della cellula e si trasformano in parassiti che si adattano ai percorsi cellulari che gli permettono di moltiplicarsi. Tra le proteine a cui si adattano ci sono quelle che regolano il trasporto intracellulare. L’HIV si è adattato ad utilizzare la Trasportina 3, un autobus molecolare che trasporta proteine del citoplasma al nucleo per raggiungere il suo obiettivo finale, che è l’integrazione nei nostri geni. Possiamo considerarlo un “clandestino” della linea Trasportina 3″, spiega il Dr. José Alcamí.

 “Siamo di fronte ad una situazione eccezionale, su un confine comune tra malattie rare e malattie infettive, – osserva il Dr. Alcamí – dato che la Trasportina 3 mutante è coinvolta in due malattie: provoca la distrofia muscolare ereditaria e protegge dall’infezione da HIV. Se riuscissimo a capire i meccanismi sottostanti potremmo progettare strategie farmacologiche e di terapia genica per bloccare da un lato l’infezione da HIV nei linfociti e dall’altro per annullare l’azione della Trasportina 3 mutante a livello muscolare e quindi migliorare i sintomi della malattia.”

Il progetto è stato finanziato in gran parte grazie al crowdfunding organizzati dai malati e dai loro familiari, appartenenti all’Associazione Conquistando Escalones. Anche la Fondazione Merck Salud e l’Istituto “Carlos III” hanno contribuito al finanziamento.

Qui l'articolo pubblicato su PLOS PATHOGENS 

Ritratto di uildmcomunicazione

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