Cittadinanzattiva, presentato il XXIII Rapporto Pit Salute

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È stato presentato martedì 1 dicembre il XXIII Rapporto Pit Salute di Cittadinanzattiva, documento che fotografa annualmente lo stato del Servizio Sanitario Nazionale dal punto di vista dei cittadini, quest'anno con un approfondimento sulle tendenze tra il 2015 e il 2019 e un focus sul 2020, anno segnato dall'emergenza da Covid 19.

Il Rapporto contiene l’elaborazione delle segnalazioni gestite dalle sedi del Tribunale per i diritti del malato presenti sul territorio nazionale e dei servizi Pit Salute locali dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 (in totale 13.720) e le segnalazioni ((8907) relative all’emergenza Covid registrate dal 1° gennaio al 30 settembre 2020.

Gli aspetti che presentano più criticità riguardano l’accesso alle prestazioni e l’assistenza territoriale: il primo resta la voce più segnalata dai cittadini, ma in leggera diminuzione, negli ultimi 5 anni (30,5% nel 2015, 25,4% nel 2019); cresce parallelamente il dato relativo all’assistenza territoriale (11,5% nel 2015, 19,7% nel 2019).
Al terzo posto delle segnalazioni dei cittadini è la sicurezza delle cure e la presunta malpractice: tra il 2018 e il 2019 le segnalazioni in questo settore sono aumentate del 6,8%, passando dal 10,5% al 17,3%.

Un capitolo a parte è dedicato all’analisi delle segnalazioni legate all’emergenza Covid perché «l’esplosione della pandemia ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità il tema dell’accesso alle prestazioni e dell’assistenza territoriale, due ambiti da anni sottoposti a continui tagli di risorse economiche e di personale», come ha dichiarato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.

Per leggere tutto il Rapporto vai a questo link.
Ritratto di uildmcomunicazione

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