Oltre i confini con Renata

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Ti sei mai chiesto come si vive nei panni degli altri? Hai mai provato a viaggiare con la mente e a guardare le cose da un’altezza diversa? Da oggi noi ci vogliamo provare raccontandoti la storia di Renata, una donna forte che non si è arresa di fronte alle difficoltà.

Renata ogni giorno lotta contro l’ostacolo più grande: il suo si chiama distrofia dei cingoli, una malattia neuromuscolare che provoca debolezza muscolare e che l’ha portata ad essere in carrozzina. Insieme al compagno Max, un fotoreporter, ha deciso di girare il mondo. Per lavoro e per passione.

Renata e Max hanno intrapreso un viaggio negli USA, percorrendo il confine con il Messico fino ad El Paso o forse oltre. Un viaggio fisico e mentale per andare oltre i confini della malattia. Da oggi la seguiamo per fare un passo oltre, verso la libertà e per guardare le cose da un altro punto di vista.
«I viaggi hanno sempre fatto parte della mia vita – racconta - e, ora che ci penso, è stato proprio un viaggio negli Stati Uniti nel lontano 1989 che ha fatto scattare in me questa voglia di esplorare e di conoscere altri mondi e culture. Da quel momento, tutte le mie vacanze le ho trascorse in viaggio, Africa, Asia, Australia, Sud America e Stati Uniti».
Viaggiare ora è un po’ più complicato, ma solo dal punto di vista organizzativo. Certo, non potevano essere quattro ruote a fermarla!

1° GIORNO: San Diego – El Centro – Slab City

Renata e Max sono giunti a El Centro. La parola Libertà sembra essere il filo conduttore delle visite e degli incontri di oggi.
Appena arrivati si dirigono verso il Terrace Park Cemetery. Questo cimitero ha una zona riservata ai migranti morti che vengono seppelliti con una semplice croce senza nome. Incomprensibilmente la zona per la sepoltura dei migranti è recintata e chiusa da lucchetti. Per visitarla avrebbero dovuto prendere un appuntamento! «A loro non è concessa la Libertà neppure da morti», commenta Renata.

Partono alla volta di Slab City, chiamato “L’ultimo posto libero d’America”. È una sorta di accampamento abitato da nomadi, hippie e persone che vogliono fuggire dalla civiltà. Non c’è corrente e acqua potabile. Le persone si fermano per alcuni giorni, settimane, mesi o addirittura anni.

«Slab City è una sorta di fuga dagli schemi, dalla tecnologia, dalla vita che ci vuole tutti uguali. Qui si respira un’aria di Libertà di andare, venire, lavorare o dormire tutto il giorno. Nessuno giudica nessuno. Libertà come quella che ho provato io nel muovermi autonomamente usando l’handbike a motore di Batec. “Great bike!” mi urlavano quando mi vedevano passare…».

Qui Renata e Max incontrano Ron e Greg. Ron è il guardiano di Salvation Mountain, una piccola montagna artificiale ricoperta di pittura acrilica e addobbata con simboli e versi della Bibbia. La montagna fu creata da da Leonard Knight, in onore di Dio. Ora rimane Ron, che si assicura che nessuno danneggi la montagna.
Vicino alla capanna di Ron vive Greg. Greg ha una disabilità e viaggia da uno stato all’altro con il suo cane, perché « mi volevano far vivere in una scatola ma io voglio girare il mondo».

Il viaggio di Renata contnua! Leggi qui le altre puntate.

Oltre I Confini: Il Muro E Il Deserto
Oltre I Confini Con Coraggio
Oltre I Confini: La Fine Del Viaggio

 

Ritratto di uildmcomunicazione

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