Ore di vigilia per i Mondiali di wheelchair hockey

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Controllo velocità carrozzine

Si controlla la velocità delle carrozzine, prima dell'inizio dei Mondiali di wheelchair hockey (foto di Mirco Albrigo)

Ci è voluto più di un anno per organizzare questo Campionato, il secondo Mondiale della storia del wheelchair hockey e chi ha partecipato alla sua preparazione, come la UILDM, inizierà questa sera a vedere concretamente i primi risultati degli sforzi fatti: alle 21, al Palazzetto dello Sport Ge.Tur. di Lignano Sabbiadoro (Udine), avrà luogo la cerimonia inaugurale, a cura della FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) e anche la Nazionale Italiana, a Lignano in ritiro pre-campionato da sabato scorso, assisterà alle danze con emozione, di sicuro pensando a ciò che la aspetta il giorno dopo.

Giovedì 4, infatti, per gli Azzurri il Campionato si aprirà in modo assai impegnativo, perché l’avversaria, nella partita delle 14.30, sarà proprio la Germania, la stessa squadra che agli Europei del 2008 in Belgio costrinse l’Italia ad accontentarsi del terzo posto.
In questi giorni di pioggia, di arrivi, di accoglienza, di orientamento, di allenamenti e controlli, si respira già una certa generale soddisfazione. Per la struttura, prima di tutto, ma anche per le stanze, in grado di rispondere alle specifiche esigenze degli atleti.
Quanto ai controlli tecnici, per la prima volta in un campionato ufficiale di wheelchair hockey viene controllata anche la velocità massima delle carrozzine elettriche, che non deve superare i quindici chilometri orari.
In questi giorni, alla ricerca del controllo più efficace, vengono paragonati tre metodi diversi. Quelli proposti dall’Italia e dalla Germania sono simili e misurano la velocità delle ruote da carrozzina ferma, attraverso un particolare sensore. Il metodo finlandese, invece, funziona con la carrozzina in movimento. Al termine del Campionato i responsabili tecnici stabiliranno il migliore che diventerà quello ufficiale delle competizioni di questo sport.

Uno sport che, come sappiamo, sta cercando di diffondersi nel mondo e di trovare riconosciuto tra le attività paralimpiche. Proprio in questa prospettiva va vista, ad esempio, la presenza di alcuni rappresentanti canadesi. In Canada, infatti, il gioco ha delle regole leggermente diverse e, con la prospettiva di un’unificazione internazionale, è in atto un processo di confronto e avvicinamento reciproco. Per ora, dunque, il Canada non è tra le squadre della competizione mondiale.
Oltre ai rappresentanti europei, ad oggi si aggiunge solo l’Australia, mentre in America Latina, Africa e Asia il wheelchair hockey non è nemmeno praticato e uno degli scopi principali dell’IWAS - la Federazione Internazionale - è proprio quello di farlo conoscere alle persone con distrofia e altre malattie neuromuscolari di questi continenti.

(Barbara Pianca)
Dettagli, approfondimenti e notizie vari sui Campionati Mondiali sono disponibili nel sito dedicato all’evento, raggiungibile cliccando qui.
Per ogni ulteriore informazione: Ufficio Stampa FIWH (Barbara Pianca), tel. 328 3466950, piancabarbara@gmail.com

 
 

 

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