Riforma del Terzo Settore: un aggiornamento

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In queste settimane sono sotto i riflettori dell’opinione pubblica alcune importanti riforme, considerate dal Governo delle priorità. Tra queste, una che stiamo monitorando da tempo è la Riforma del Terzo Settore che potrebbe cambiare il carattere giuridico delle imprese sociali, creare un modello di Servizio Civile Universale (che riguarda giovani tra i 18 e 28 anni, compresi non solo cittadini dell’Unione Europea ma anche extracomunitari regolarmente soggiornanti o partecipanti ad un programma di volontariato), implementare sostanzialmente forme di sussidiarietà e volontariato. L’obiettivo è quello di "perseguire il bene comune, promuovendo e realizzando attività d’interesse generale per la cittadinanza".

In agosto,  nel corso di una conferenza stampa, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il sottosegretario Luigi Bobba hanno presentato il Disegno di Legge Delega per la Riforma del Terzo Settore. Attualmente, il provvedimento è oggetto di lavoro e approfondimento da parte della XXII Commissione Affari Sociali della Camera e rimane anche aperto al confronto costruttivo con le rappresentanze che verranno direttamente coinvolte e con gli enti di secondo e terzo livello (consorzi di cooperative, federazioni nazionali di associazioni, organizzazioni non profit).
Questo coinvolgimento rappresenta una scelta del governo per ottimizzare l’efficacia della riforma e dare spazio e voce ai soggetti direttamente interessati dalla stessa. Sul tema in discussione, saranno anche coinvolti rilevanti soggetti istituzionali come la Conferenza Stato-Regioni, l’Agenzia delle Entrate e l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile.

Per quanto concerne l’iter parlamentare, il 14 ottobre in un’intervista a Vita.it Donata Lenzi, capogruppo del PD all’interno della Commissione Affari Sociali della Camera e relatrice del provvedimento, ha sostenuto che «il testo dovrà passare al vaglio delle altre Commissioni, ma qui deciderà la presidenza della Camera. Di sicuro Affari Costituzionali, Difesa e Giustizia». Solo dopo questi passaggi, si passerà all’approvazione in Aula. Rispetto alle tempistiche del voto parlamentare, Lenzi ha dichiarato di non avere «elementi concreti per fare previsioni in questo senso. Consideriamo che fino al venti novembre l’Aula di Montecitorio sarà impegnata nell’esame della Legge di Stabilità che ha la priorità su tutto il resto. Siamo tutti convinti che questo Disegno di Legge Delega per la Riforma del Terzo Settore sia un buon testo. Ma come tutte le cose, va scritto bene in modo che non si creino problemi dopo».

L’attenzione dell’attuale governo sul tema, quindi, è evidente, ma la difficile situazione economica potrebbe creare problemi di coperture finanziarie per il potenziamento del Servizio Civile e le attività in materia di Volontariato e di Promozione Sociale. Invece, per quanto riguarda l’Impresa Sociale, è stato costituito un “fondo rotativo destinato a finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni materiali e immateriali” di 50 milioni di euro.  E’ giusto ricordare che, oltre al fondo destinato alle imprese sociali, non sono state definite voci di spesa specifiche che verranno stabilite successivamente all’approvazione della Legge di Stabilità, entro la fine del 2014. (Renato La Cara)

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Margaret

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