Senza cuore e senza vergogna

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PiazzaMontecitorio

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E così l’iter della Legge di Stabilità 2011 (mai nome di un provvedimento legislativo è parso più inappropriato) si è concluso e la stessa è stata approvata anche dal Senato della Repubblica. Tutte le ipotesi e le previsioni più fosche avanzate a più riprese da noi e da tutto il mondo del volontariato, si sono purtroppo avverate.

Approvata la Legge e, complici una serie di congiunture a suo favore (situazione economica internazionale, pressioni dell’Unione Europea, necessità di stabilire punti di riferimento economico-finanziari prima di una possibile crisi di Governo), ratificata senza neanche la parvenza di un reale dibattito.

Almeno alla Camera ci avevano provato, gli onorevoli deputati, a discutere, contrastare, cercare di correggere una Legge che, come avevamo scritto, si prefigurava come l’autentico “boia” del Terzo settore e della sussidiarietà, giacché la sua mannaia calava implacabile su qualsiasi risorsa prima conquistata e poi messa faticosamente a disposizione del mondo dell’handicap, dopo anni di lotte e di campagne di mobilitazione sociale, attraverso strumenti quali il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, il Fondo per la Non Autosufficienza e il Cinque per mille.   

Così, proprio mentre attraverso quella fantastica “macchina della solidarietà” chiamata TELETHON, ci apprestiamo per l’ennesima volta ad appellarci al buon cuore degli italiani (quello sì, dotato di risorse infinite…) dobbiamo registrare la totale mancanza di cuore della nostra classe politica. Ma non solo. Dobbiamo anche sottolineare e denunciare la assoluta mancanza di vergogna di questi signori.

Infatti oltre al notevolissimo danno, ci sono anche le "beffe". Come sottolineato da una nota della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), “all’indomani dell’approvazione della Legge di Stabilità, moltissimi organi di informazione hanno erroneamente riportato che il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali avrebbe goduto di un finanziamento aggiuntivo di 200 milioni di euro. Si tratta, in realtà, di una notizia "dalle gambe corte", facilmente smentibile dalla lettura dei testi ufficiali approvati”. Perché i conti sono presto fatti: “435 milioni nel 2010, 273 milioni nel 2011: fanno 162 milioni. In meno”.

La vergogna è anche quella che dovrebbe colpire chi va in giro a vantarsi, in Italia ed all’estero, di uno stato all’avanguardia per quanto concerne la tutela dei diritti dei più deboli e dei più bisognosi di assistenza continuativa alla persona e che invece quei soggetti non solo non li tutela, ma li mette addirittura, se mai, in competizione tra loro: “Effettivamente” si legge ancora nella nota della FISH “tale logica appare senz'altro incoerente. Da una parte, infatti, si azzera il Fondo per la Non Autosufficienza, dall’altra si stanziano 100 milioni per "Interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica per ricerca e assistenza domiciliare dei malati".

E quei 100 milioni finiscono proprio nel Fondo che è stato azzerato, allo scopo di "garantire" - in via eccezionale e residuale - interventi non ben definiti solo per una parte dei cittadini gravemente non autosufficienti”. Commenta il presidente della FISH Pietro Barbieri: “Queste sono politiche sociali che non hanno logica né in termini di una presunta ottimizzazione della spesa, né, tanto meno, in termini di garanzia dei diritti umani e civili dei cittadini più discriminati”.

Insomma, siamo di fronte a una classe politica che fa della protervia e della inverecondia due qualità fondamentali per operare: si pensi a puro titolo di esempio ai rigori imposti dall’INPS in sede di controllo nei confronti dei disabili (le umilianti “visite di accertamento” a chi è riconosciuto come invalido da decenni!) e poi alla notizia di pochi giorni fa, dei funzionari pubblici scoperti a “tenere in vita” assistiti defunti da anni, reggendo il gioco ai medici che continuavano a prescrivere regolarmente medicinali, ricoveri, visite specialistiche.

Ma il mondo dell’handicap non può permettersi né la rassegnazione né la connivenza: contro i tagli alle politiche sociali, ma anche contro quelli al 5 per mille e al sostanziale azzeramento del Servizio Civile Nazionale, il Forum del Terzo Settore ha già preannunciato di avere organizzato per giovedì 16 dicembre un presidio davanti al Ministero delle Finanze, cui parteciperanno presidenti ed esponenti delle organizzazioni aderenti al Forum, rappresentanti dei Forum regionali e territoriali e responsabili delle organizzazioni che hanno aderito alla campagna denominata “Ripristinate subito il 5 x mille!” (Riccardo Rutigliano)

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Margaret

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