Servizio Civile, è Default?

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente contributo di Massimo Guitarrini*, dal titolo “Servizio Civile Default!!”, che denuncia la inquietante e per certi versi paradossale situazione che sta vivendo il Servizio Civile Nazionale, messo sotto scacco da una sentenza del tribunale del lavoro della Lombardia, che annulla il bando di concorso che stabiliva le assegnazioni di 18mila volontari che sarebbero dovuti entrare in servizio a inizio febbraio.

Il logo ufficiale del Servizio Civile NazionalePREMESSA 1 - La situazione era già difficile per via dei severi tagli che ci sono stati nella manovra d'estate 2011 del governo Berlusconi, che hanno costretto l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile a scaglionare le partenze, per cui alcuni Enti si sarebbero trovati fino ad Ottobre senza volontari. Si è aggiunta la sentenza del tribunale del lavoro della Lombardia, intervenuta ad annullare il Bando di concorso perché ritenuto discriminatorio ai danni di chi non possiede il requisito della Cittadinanza Italiana. Il caso riguarda Shahzad Syed, 26enne ragazzo pakistano, che vive da 19 anni in Italia.

Sahazad aveva presentato domanda per svolgere il Servizio Civile Nazionale in un ente di Milano (Caritas Ambrosiana) ma era stata rifiutata la partecipazione al processo di selezione perché il Bando prevede il requisito del possesso Cittadinanza Italiana. Questo è il fatto, possiamo fermarci qui e se il Servizio Civile è sospeso possiamo prendercela con il TAR o con Sahazad o secondo alcuni con i soliti politici che non hanno risolto l'ambiguità della legislazione.

PREMESSA 2 - Personalmente credo che la situazione dei migranti in Italia sia veramente terribile. Conosco quanto sono discriminatorie le leggi in materia di migrazione. Quanti pregiudizi e soprusi devono vivere quotidianamente. Quante leggende metropolitane girano sugli immigrati (la casa gratis, i sussidi, il lavoro rubato, etc..). Generalmente in Italia si richiedono ai cittadini stranieri più doveri e in cambio veramente pochi diritti. Nessuno intelligente e in buona fede potrebbe dire il contrario.

Chiunque minimamente informato può vedere come il nostro Stato nei confronti degli stranieri mette in luce lineamenti che rasentano il fascismo. Così come nessuna persona intelligente può veramente credere che un ragazzo di 26 anni possa mettere così facilmente in crisi un dispositivo le cui radici sono vecchie di 40 anni (1972 la prima legge sull'obiezione di coscienza).

UNA PROVOCAZIONE - In realtà questa situazione, permettetemi di dire, ce la meritiamo. Che chiuda definitivamente il Servizio Civile! Ha dimostrato di non essere in grado di assolvere quel compito storico al quale era stato chiamato. Dichiariamo il default!

Infatti la crisi di questo dispositivo come la crisi del nostro Paese è in primo luogo culturale. La sentenza del TAR ci dimostra che sul Servizio Civile siamo ancora all'anno zero. Ancora non è evidente cosa è il Servizio Civile e non è chiaro nemmeno a chi in questi anni ci ha lavorato o ne ha usufruito. Mi riferisco agli Enti di Servizio Civile. Cosa hanno fatto negli ultimi anni? Hanno promosso i valori del Servizio Civile oppure lo hanno ridotto nella migliore delle ipotesi ad un contenitore per fare cassa di giovani a servizio dei propri valori associativi/campanilistici? (è emblematica la lettera aperta del Segretario Generale della Focsiv Marelli agli avvocati di Sahazad).

Noi gli esperti, Formatori, Progettisti, Responsabili di Servizio Civile abbiamo promosso all'interno degli Enti la cultura del Servizio Civile oppure abbiamo mediato, fatto compromessi con le nostre associazioni, le sedi, con l'ego dei nostri dirigenti, il disimpegno dei ragazzi, annacquando la proposta sino a ridurre il Servizio Civile ad una strana forma di volontariato temporaneo, o ad un tappabuchi di uno stato sociale inefficiente ed iniquo?

Il fondamento giuridico su cui si basa il Servizio Civile Nazionale è la Costituzione Italiana ed è un dispositivo che concorre alla Difesa della Patria, che sarebbe “sacro dovere” di ogni cittadino (art.52), infatti la legge 64 del 2001 recita: “Art. 1. (Princìpi e finalità). É istituito il servizio civile nazionale finalizzato a: a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari”.

Il fallimento storico del Servizio Civile è proprio qui: non è stato “alternativo” alla difesa armata è forse stato per alcuni un'alternativa, un'esperienza nel sociale per i giovani, ma non siamo stati capaci di eliminare e nemmeno ridurre i mezzi o le attività militari del nostro Bel Paese di un euro.

Il Servizio Civile manifesta tutta la sua debolezza rispetto alla Difesa Armata in quanto a nessun avvocato difensore dei diritti degli immigrati o a nessun TAR verrebbe in mente di dichiarare discriminatorio il Bando di Concorso 2012 del Ministero della Difesa per 3756 volontari in ferma prefissata quadriennale, dove all'articolo 2 vi è ugualmente richiesto il possesso Cittadinanza Italiana, a meno che non volessimo istituire una legione straniera nel nostro Paese (spero proprio di no). Questo perché secondo la Costituzione è dovere dei Cittadini Italiani la Difesa della Patria.

Per il Servizio Civile dovrebbe essere la stessa cosa, infatti secondo le sentenze dell'85 e dell'89, della Corte Costituzionale anche il Servizio Civile assolve con pari dignità del servizio militare questo dovere. Se volessimo rinunciare a questo ambito mi domando che senso avrebbe tenere in piedi il Servizio Civile? Non basterebbe il volontariato magari con qualche risorsa in più?

UNA SPERANZA - Nonostante tutto continuo a credere che il Servizio Civile può essere un'alternativa agli eserciti, capace di promuovere una cultura della nonviolenza tra i giovani attraverso un'esperienza di cittadinanza attiva e d'operatività sociale ma, per far questo, deve essere più consapevole delle proprie radici e intransigente con i propri valori.

LA COSA PIU' DRAMMATICA - La cosa incredibile di questa vicenda è che nessuno si scandalizza del fatto che dopo 19 anni un ragazzo come Sahazad che ha fatto le scuole in Italia, che si è laureato alla Bicocca di Milano, che dice di sentirsi Italiano, non abbia ancora la Cittadinanza Italiana. Che ancora in Italia vi sia la concezione della Cittadinanza basata sul sangue, sull'etnia. Questa è davvero la più drammatica forma di discriminazione! (R.R.)

* Massimo Guitarrini, Direzione Area Servizi Integrazione Sociale Volontariato/Servizio Civile e Cittadinanza Attiva U.I.L.D.M. sezione Laziale ONLUS 

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Margaret

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