Vittoria! Abrogati (davvero) quei provvedimenti discriminatori

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Manifestazione.07.07.10

Un'immagine della manifestazione di Roma

La notizia della definitiva abrogazione dei contestati provvedimenti che la Manovra finanziaria correttiva voleva introdurre a tutto danno delle persone con disabilità, è arrivata praticamente “in diretta”, durante lo svolgimento a Roma della grande manifestazione unitaria organizzata da FISH e FAND in Piazza Montecitorio.

E questo 7 luglio rappresenta una presa di coscienza importante, per l’associazionismo italiano. Una data che passerà certamente alla storia del movimento per i diritti delle persone con disabilità. Un movimento che ha saputo, unitariamente, dimostrare come sia possibile condurre con successo una battaglia che, in molti, giudicavano inverosimile: far recedere il ministro dell'Economia Tremonti dall’intento di "mettere le mani nelle tasche" delle persone con disabilità.

Questa mobilitazione ha avuto idealmente inizio proprio dalle dichiarazioni rese da Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Manovra Finanziaria, tenuta insieme al presidente del Consiglio Berlusconi il 26 maggio scorso (quelle che mettevano all’indice l’intero universo dell’invalidità civile, ricordate?), e che da allora non si è più arrestata.

A Roma, quindi, sono arrivati in migliaia, oggi, per partecipare a una memorabile mattinata "di lotta e di festa", nonostante il gran caldo e gli annunci del giorno precedente, che avevano favorito la diffusione di un cauto ottimismo.

PiazzaMontecitorio

Piazza Montecitorio

E, pur se molti tra i partecipanti erano convinti che non si sarebbe dovuti arrivare a tutto questo, per vedersi riconoscere i propri diritti, l’annuncio dello stralcio di queste misure ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai tantissimi presenti, molto probabilmente oltre 4.000, che tutti gli spazi adiacenti a Piazza Montecitorio non riuscivano più a contenere.

L’onore della comunicazione ufficiale è spettato a un visibilmente emozionato Giovanni Pagano, presidente della FAND. “Possiamo dire che abbiamo vinto!”, ha affermato al microfono, “e che abbiamo dimostrato la nostra forza, non quella fisica, ma quella morale, e continueremo a farlo, perché le nostre battaglie non possono finire qui”. Gli ha fatto eco Pietro Barbieri, presidente della FISH: “Siamo riusciti in un'impresa disperata e  ce l’abbiamo fatta grazie a tutti noi e alla forza di questa piazza”.

E alla risposta compatta del mondo della disabilità e alla unione da esso dimostrata ha fatto riferimento anche Marco Rasconi, presidente della sezione UILDM di Milano, presente a Roma e che ci ha reso queste dichiarazioni: “Impressionava l’imponenza della mobilitazione delle persone con disabilità. Assolutamente non paragonabile ad altre occasioni simili, pure partecipate, alla quali avevamo preso parte, come ad esempio nel 2005 contro la Finanziaria. Molto bello anche vedere presenti e solidali categorie di disabili non toccati direttamente dai provvedimenti, come i non vedenti”.

Rasconi ha poi ricordato che anche in Lombardia oggi si sono svolte manifestazioni analoghe a quella di Roma, ad esempio a Milano (catena umana organizzata da Ledha in Via dei Mercanti) e Pavia (organizzata dalla UILDM, con un “funerale” per la scomparsa dell’Art. 3). Bella infine la rappresentatività che chi era presente a Roma ha cercato di dare anche a chi non c’era, con cartelli con le foto di chi è dovuto forzatamente rimanere a casa.

Ma non finisce qui: inizia sin d'ora l'impegno per il domani, guardando ad esempio alla preoccupazione richiamata da Barbieri per le conseguenze che la Manovra Finanziaria potrà portare sulle politiche sociali delle Regioni.

Per il momento godiamoci questo primo, fondamentale risultato: abrogazione del nuovo limite per l’assegno agli invalidi parziali (resta il 74%) e scomparsa di tutte le ipotesi di restrizione dell'indennità di accompagnamento. Finalmente una buona notizia, a riprova che uniti si vince: un concetto che la UILDM conosce molto bene fin dalla sua fondazione. (R. R.)

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Margaret

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