UILDM costruisce un ponte tra generazioni

Ecco il progetto che mette al centro il volontariato che vuole contare

In occasione della Giornata internazionale del volontariato, UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare presenta il progetto “Un ponte tra generazioni: la figura dell’EPE per la valorizzazione e la promozione del volontariato”

Padova, 5 dicembre 2025 – UILDM ha scelto la Giornata internazionale del volontariato per presentare il progetto “Un ponte tra generazioni: la figura dell’EPE per la valorizzazione e la promozione del volontariato”, con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di volontariato inclusivo e intergenerazionale, valorizzando il ruolo e il bagaglio culturale ed esperienziale degli EPE, gli esperti per esperienza. Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso n. 2/2024 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.- anno 2024).

Gli EPE sono donne e uomini che, nel corso del tempo, hanno costruito competenze in grado di far crescere sia la propria realtà associativa sia la comunità nella quale vivono. Il progetto di UILDM – in partenariato con Cittadinanzattiva, FISH Ets, Fondazione Serena, Ledha, le Sezioni UILDM di Genova, Monza, Venezia – vuole essere il ponte che li unisce alle giovani generazioni, valorizzando i punti di forza di entrambe le parti e contrastarne il drastico calo: l’ISTAT ha segnalato nel periodo 2015-2021 una perdita del 15,7%, passando da 5,52 a 4,66 milioni di volontari attivi.

Il progetto ha una durata di 18 mesi. Partito nel mese di settembre 2025, si concluderà a febbraio 2027: le attività previste si svolgeranno in 19 regioni italiane grazie al coinvolgimento delle Sezioni locali di UILDM e alla rete dei collaboratori del progetto. Verrà presentato nel dettaglio online, e sarà aperto a tutti coloro che vogliono saperne di più.

Per agevolare la più ampia partecipazione possibile, l’appuntamento verrà replicato in tre giornate diverse. Scegli la data migliore per te:

«Un progetto utile, aperto, con un grande potenziale e che può contare su una rete di partner consolidata ed esperta – spiega Stefania Pedroni, presidente nazionale UILDM – io stessa, senza alcune figure dell’associazione, non sarei cresciuta fino ad arrivare al ruolo che ricopro con fierezza oggi. Avere alle spalle una storia di quasi 65 anni di vita associativa, fa crescere la fiducia nei propri mezzi e anche la volontà di restituire quanto ricevuto. Spero che “Un ponte tra generazioni” venga colto come opportunità sono solo dagli enti partner, ma anche all’esterno: solo insieme è possibile costruire soluzioni efficaci».

UN PONTE PER FORMARE, CONOSCERE, COSTRUIRE

Il progetto vuole garantire una crescita sia personale – quella dei volontari e delle volontarie – sia una crescita associativa, per rendere le comunità sempre più competenti e consapevoli. Ecco perché la prima azione prevista riguarda uno studio dello stato del volontariato in Italia, nello specifico degli enti coinvolti: l’obiettivo è fornire un quadro chiaro e aggiornato sulla salute del volontariato, con una identificazione e descrizione approfondita degli enti coinvolti, al quale seguirà un’analisi delle leggi e delle normative italiane che lo regolano, nonché delle politiche pubbliche a sostegno del settore. Al termine di questo studio, verrà prodotto e presentato un rapporto dettagliato.

L’impegno progettuale si concentrerà poi sulla formazione di una ottantina di EPE, per i quali è stato studiato un percorso formativo che andrà a rafforzare le loro capacità di comunicazione, ascolto attivo e mentorato. La restituzione di questa attività prevede la creazione di una guida che potrà essere bene comune per tutte le persone coinvolte e non solo. Per arrivare ai giovani – l’obiettivo è raggiungere almeno 200 tra ragazze e ragazzi – verranno invece organizzati dei laboratori intergenerazionali con il supporto del Gruppo Giovani nazionale – coordinati da psicologi, educatori, mentor – per facilitare il passaggio di conoscenze con gli EPE e favorire la reciproca crescita.

L’atto finale del progetto è rappresentato da un evento di carattere nazionale che verrà strutturato come un festival dedicato al volontariato, per presentare i dati raccolti e rafforzare il messaggio: il volontariato è strumento di crescita non solo all’interno delle associazioni, ma anche in tutti i contesti nei quali si trova ad operare come famiglie, scuole, sanità.

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