Giorno della Memoria: a Napoli un convegno internazionale

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Giampiero Griffo, membro dell'Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples' International) Giampiero Griffo, membro dell'Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples' International), sarà il moderatore del convegno Il rispetto dei diritti umani per una cittadinanza attiva.

A Napoli, in occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio), nell'ambito del progetto “HABM: The Holocaust of All. Battle of the Memory” [in italiano: L'Olocausto di Tutti. Battaglia della Memoria] vengono proposti un convegno e una mostra fotografica per riportare alla memoria un evento tragico sul quale tutti siamo chiamati a riflettere.

L'iniziativa, promossa da DPI Italia (Disabled Peoples' International), intende offrire gli strumenti culturali e storici per partecipare in modo consapevole alla costruzione di una società in cui la diversità sia un valore che arricchisce, piuttosto che una negatività da eliminare. Lunedì 27 gennaio, dalle ore 8.30 alle ore 17.30, al Palazzo Reale di Napoli (Sala Accoglienza della Sovraintendenza ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia) si terrà il convegno Il rispetto dei diritti umani per una cittadinanza attiva. Lo stesso giorno, presso la Biblioteca Nazionale “V.Emanuele III” (Piazza del Plebiscito), alle ore 18 sarà inaugurata una Mostra Multimediale che sarà visitabile fino al 7 febbraio (dal lunedì al venerdì, ore 10-17.30).
«La mostra - spiegano i promotori - è stata pensata come la partecipazione diretta ad un'esperienza culturale. Si configura infatti come un evento artistico, culturale, educativo, informativo. I visitatori parteciperanno ad una esperienza unica che li immergerà in varie situazioni in cui sperimenteranno emozioni, sollecitazioni culturali, storie e riflessioni di cui non saranno solo spettatori passivi, ma coinvolti in prima persona. L'iniziativa si snoda in un percorso segnato da una serie di installazioni e documentazioni che faranno sperimentare ai visitatori esperienze fisiche e sensoriali che li guideranno ad interrogarsi su temi culturali, storici, politici, bioetici che riguardano le persone con disabilità ed animano discussioni pubbliche attuali in vari Paesi».

Nella Giornata della Memoria degli stermini nazisti, questo progetto vuole far riflettere sulla Shoah, preparata negli Anni Trenta e poi sperimentata durante la Seconda Guerra Mondiale anche con lo sterminio delle persone con disabilità. Basandosi sui concetti di vite inutili, di costi non sostenibili dalla società e della tutela della purezza della razza ariana, furono uccisi, attraverso leggi e pratiche in ospedali e istituti speciali, decine di migliaia di persone con disabilità. Contemporaneamente all’inizio della guerra, Hitler lanciò un progetto segreto denominato “Aktion T4”, dal nome della strada che ne ospitava il quartier generale, Tiergartenstrasse 4. Continuano da DPI Italia: «In sei centri in Germania furono concentrate persone con disabilità, poi soppresse in camere a gas ed infine cremate. In questo modo furono uccise più di 71.000 persone con disabilità. Pur condannando i medici responsabili nel tribunale di Norimberga, per molti anni l’episodio è risultato dimenticato».

Si legge sempre nella presentazione del convegno, che negli ultimi anni «è stato riproposto – in forme nuove – il teorema nazista: vi sono bambini che dalla nascita presentano forti diversità funzionali, essi sono un peso per la famiglia e per la società, dal momento che le cure mediche e assistenziali sono costose e gravose per chi le deve svolgere. Inoltre queste persone condurranno delle vite di sofferenza e di dolore. Il convegno, dunque, vuole aprire un dibattito pubblico sul tema anche in Italia, dove è stato rilanciato nell’ultimo numero della rivista MicrOmega, per denunciare teorie derivanti da logiche naziste e sottolineare che vanno tutelati i diritti umani di tutti gli esseri umani, anche delle persone con disabilità, come sancito dalla Convenzione sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite, ratificata da 139 Paesi, tra cui l’Italia e l’Unione Europea».

Per scaricare il programma della conferenza, cliccare qui.
Per scaricare la presentazione della mostra, cliccare qui.

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Margaret

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