UILDM aderisce all'appello per i Fondi Sociali

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Manifestazione«A nome mio, della Direzione Nazionale e dell’intera Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare - dichiara Alberto Fontana, presidente nazionale UILDM - comunico pieno e incondizionato sostegno all’appello diffuso dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), di cui la UILDM è tra i fondatori, e rivolto ai Gruppi, alle Commissioni Parlamentari che si occupano di finanziamento ai Fondi Sociali e più in generale alla Maggioranza parlamentare, affinché venga compiuto un ulteriore sforzo per il finanziamento del Fondo per le Politiche Sociali e del Fondo per la Non Autosufficienza, strumenti essenziali per la qualità della vita delle persone».

«Come ho già avuto modo di ribadire nei giorni scorsi in occasione dell’adesione della UILDM alla Mobilitazione promossa dalla rete Cresce il welfare, cresce l’Italia - continua il presidente UILDM - la nostra Associazione da oltre 50 anni ha tra i propri obiettivi fondamentali la difesa della dignità e la piena inclusione nella società delle persone con disabilità, affinché queste possano godere di pari opportunità, realizzarsi come Cittadini e dare il proprio contributo ad uno sviluppo del Paese in direzione civile, nel massimo rispetto dei diritti e della dignità di tutte le persone. In questo momento particolarmente critico, anche a livello internazionale, in cui la mancanza di equità sociale sta dando vita a sempre più frequenti manifestazioni drammatiche di scontri e violenze, fisiche e verbali, ritengo quindi sia più che mai opportuno rilanciare con forza la richiesta di finanziamento ai suddetti Fondi Sociali. Questo per continuare a mantenere in vita e possibilmente sviluppare in modo concreto quel concetto di solidarietà che sta alla base della nostra attività, del nostro impegno e di tutti i valori per cui da oltre 50 anni lottiamo».

Si legge nell’appello:
Dopo gli ultimi emendamenti in Commissione Bilancio sarebbero previsti 300 milioni aggiuntivi, per il solo 2013, per le politiche sociali, e 200 per la non autosufficienza. Lo sforzo è minimo. Il Fondo per le politiche sociali era, nel 2008, di 900 milioni. Quello per la non autosufficienza, alla sua costituzione, ammontava a 400 milioni ed era già considerato insufficiente alle reali esigenze. La Commissione Affari Sociali aveva approvato una serie di emendamenti, poi vanificati in Commissione Bilancio, che andavano nella direzione di rilanciare tutti i Fondi sociali. Un passaggio che riteniamo essenziale per iniziare una riflessione più complessiva sul welfare in Italia. Da quegli emendamenti la FISH chiede di ripartire evitando risposte parziali ed inadeguate.

«Queste sono le medesime istanze presentate ai Gruppi Parlamentari in occasione della Manifestazione del 31 ottobre, sulle quali avevamo raccolto attenzioni e rassicurazioni», ha dichiarato il presidente della FISH Pietro Barbieri chiudendo l’appello. (C.N.)

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Margaret

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