Uno studio italiano valuta la storia naturale della FSHD

share on:

Il Gruppo italiano per lo studio della FSHD, guidato dalla professoressa Tupler e di cui fa parte il dottor Massimiliano Filosto – vicepresidente della Commissione medico-scientifica UILDM – ha pubblicato i risultati della ricerca “A 5-year clinical follow-up study from the Italian National Registry for FSHD” sui fattori responsabili della malattia.

Di seguito una breve sintesi a cura di Massimiliano Filosto* e di Stefano Cotti Piccinelli**

 

La distrofia Facio-Scapolo-Omerale (FSHD) è considerata una delle più frequenti distrofie muscolari dell’età adulta.

La cosiddetta FSHD1 è ereditata in maniera autosomica dominante ed è ritenuta essere correlata ad una riduzione di dimensioni di un elemento localizzato sulla regione telomerica del cromosoma 4 e denominato D4Z4. In tale regione si trovano delle sequenze ripetitive che, se presenti in numero inferiore a 10, sono ritenute essere correlate all’espressione fenotipica della malattia (“D4Z4 reduced allele” o DRA). In realtà, la correlazione tra DRA ed espressione clinica della malattia è molto controversa e pazienti portatori di un allele ridotto possono essere del tutto asintomatici o avere fenotipi incompleti o atipici. Viceversa pazienti con normali dimensioni di D4Z4 possono presentare il fenotipo FSHD (la cosiddetta FSHD2). 

Tale eterogeneità clinica ha fatto sorgere dei dubbi sul reale ruolo del DRA nella genesi della FSHD. Da diversi anni, il gruppo italiano per lo Studio dell’FSHD guidato dalla Prof.ssa Rossella Tupler dell’Università di Modena sta indagando le cause genetiche della malattia e le correlazioni genotipo-fenotipo allo scopo di individuare i fattori responsabili della malattia.

Dal punto di vista clinico, il gruppo italiano FSHD ha creato un “Comprehensive Clinical Evaluation Form (CCEF)” il quale permette di classificare i pazienti portatori di DRA in 4 categorie cliniche: la classe A presenta una debolezza faciale e al cingolo scapolare (quadro FSHD tipico), la classe B presenta coinvolgimento dell’uno o dell’altro distretto, la classe C  raggruppa individui asintomatici, la classe D comprende individui con caratteristiche cliniche atipiche. Al fine di misurare la severità clinica e la disabilità, il gruppo italiano FSHD ha inoltre creato l’ “FSHD clinical score” che esprime, mediante un punteggio da 0 a 15, il grado di coinvolgimento dei distretti muscolari interessati dal processo patologico.

In questo studio, utilizzando il CCEF e l’FSHD clinical score al base line e poi a cinque anni di distanza, sono stati studiati 246 soggetti (141 casi indice diagnosticati e 105 familiari portatori di mutazione genetica), al fine di valutare la storia naturale di malattia e in particolare l’evoluzione clinica, le differenze evolutive tra pazienti con fenotipi di classi diverse e con numero di ripetizione D4Z4 diverse. 

Lo studio ha confermato l'ampia variabilità clinica intra-familiare e inter-individuale nei portatori di allele D4Z4 ridotto, in termini di fenotipo e di prognosi. Mentre esiste una buona correlazione fenotipo-genotipo per gli individui portatori di 1-3 DRA (che presentano un classico fenotipo FSHD), una simile correlazione non è definita per i soggetti portatori di 4-10 DRA i quali presentano un'ampia variabilità clinica (da soggetti asintomatici a fenotipi miopatici complessi). Questi risultati, insieme alla nozione che un 4-8 DRA ha una frequenza del 3% nella popolazione generale, supportano l’idea che gli attuali markers genetici dell’FSHD non siano sufficienti, da soli, per una diagnosi definitiva di malattia.

La conferma che il CCEF differenzia efficacemente i fenotipi classici FSHD da fenotipi atipici è molto utile e può essere importante per la selezione standardizzata di pazienti eleggibili per studi clinici e per la stratificazione di individui per studi molecolari.

Leggi il testo originale della ricerca (in inglese)

 

* Centro ERN-NMD per lo Studio delle Malattie Neuromuscolari, U.O. Neurologia, ASST Spedali Civili e Università degli Studi di Brescia.

**Medico Specializzando in Neurologia presso l'Università degli Studi di Brescia, ASST Spedali Civili di Brescia.

Ritratto di uildmcomunicazione

uildmcomunicazione