
È trascorso un anno dall’avvio del progetto di fisioterapia a domicilio promosso dalla Sezione UILDM di Arezzo.
Sono state 10 le persone con malattie neuromuscolari seguite da 2 fisioterapisti. Tra questi due bambini di 8 e 10 anni. «Il servizio – commenta Adriana Grotto, presidente di UILDM Arezzo - ha preso in carico i pazienti che hanno più difficoltà a spostarsi dalla propria casa per andare in ospedale o in un centro riabilitativo. Siamo soddisfatti dei risultati del primo anno di attività perché abbiamo offerto a questi pazienti una continuità riabilitativa spesso non possibile nel Sistema Sanitario Nazionale».
Il progetto per il primo anno è stato finanziato con il contributo della Fondazione Graziella - Angelo Gori Onlus. Per i prossimi anni la Sezione lo finanzierà con le attività di raccolta fondi che quotidianamente realizza.
Idee per il futuro? «L’obiettivo è ampliare il servizio ad altri utenti fuori dalla città di Arezzo, andando nelle valli, e allo stesso tempo coinvolgere dei fisioterapisti locali», termina Grotto.
La fisiochinesiterapia è fondamentale per mantenere il tono muscolare nelle patologie degenerative come le distrofie e le altre malattie neuromuscolari, e per conservare il più a lungo possibile l’autonomia del paziente.
(ap)