La UILDM gestisce lo sportello "Help Barriere", servizio dedicato a sostenere e ad assistere i soci dell'Associazione nella lotta alle barriere architettoniche.
"Help Barriere" fornisce un sostegno fatto di indicazioni pratiche su come e a chi denunciare le violazioni della normativa, oltre che di supporto e di aiuto nella stesura di eventuali esposti o denunce.
Il servizio si occupa esclusivamente degli abusi in ambito di edifici, spazi e locali pubblici oppure privati aperti al pubblico.
Responsabile del servizio è il consigliere nazionale Enzo Marcheschi, che si avvale di consulenze e collaborazioni. L'indirizzo a cui rivolgersi è enzomarcheschi@uildm.it.
Da ricordare
In termini generali è bene ricordare che:
- tutti gli spazi e gli immobili privati aperti al pubblico costruiti oppure ristrutturati dopo il 1989 devono essere fruibili dalle persone con disabilità motorie o sensoriali.
- tutti gli spazi e gli immobili pubblici, compresi i percorsi pedonali, costruiti o ristrutturati dopo il 1978 (DPR 384/78 poi sostituito dal DPR 503/96) devono essere fruibili dalle persone con disabilità motorie o sensoriali.
- dal 1986 (L. 41/86 art. 32) nessun finanziamento pubblico può essere erogato per opere che non tengono conto delle leggi sull’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche.
Le norme di riferimento
- DM 236/89 (regola spazi e immobili privati aperti al pubblico)
www.handylex.org/stato/d140689.shtml - L. 104/92 artt. 23 e 24 (il comma 7 dell’art. 24 contiene le sanzioni)
www.handylex.org/stato/l050292.shtml - DPR 503/96 (regola spazi, immobili e servizi pubblici)
www.handylex.org/stato/d240796.shtml - L. 67/2006 (tutela contro le discriminazioni)
www.handylex.org/stato/l010306.shtml
Come presentare una denuncia
Presentare una denuncia alle autorità di polizia e carabinieri (o ai vigili urbani settore edilizia), è il modo più semplice, rapido ed efficace per risolvere un problema di barriere architettoniche. Ma prima di farlo occorre accertarsi che vi sia una effettiva violazione della normativa. Quindi è necessaria almeno una minima conoscenza di ciò che va bene e di ciò che bene non va. Comunque, in generale, conoscere i propri diritti è sempre il modo migliore per cominciare a difenderli.
Alcuni giorni dopo la presentazione della denuncia (non dimenticare di chiedere chi seguirà la pratica) è molto probabile che sarete contattati telefonicamente per dei chiarimenti. E' possibile che poi siate anche convocati per verbalizzare quanto denunciato. Se invece non avrete alcun riscontro, andate a chiedere a che punto è la pratica: può essere che sia stata inviata alla procura della repubblica, e allora occorre aspettare, oppure che sia stata "girata" al comune con l'invito a risolvere il problema. Può anche succedere che venga dimenticata in qualche cassetto, ed allora bisogna andare a sollecitare.
Di solito è molto utile comunicare ai giornali locali il contenuto della denuncia. L'esposizione mediatica a volte fa miracoli, ed accelera le soluzioni.
E' stato predisposto un semplice schema di denuncia: può essere presentata a titolo personale, o come sezione Uildm (o altra associazione). Potete aggiungerci altri commenti e considerazioni, l'importante è che il tutto sia ben comprensibile.
E in ogni caso, per qualsiasi dubbio o chiarimento, scrivete a enzomarcheschi@uildm.it.