Integrazione scolastica, tagli anche agli assistenti di base

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Persona in carrozzina con assistenteDiamo di seguito un breve aggiornamento sulla situazione dell’integrazione scolastica italiana in questo periodo di grandissima difficoltà e confusione. Mentre in Parlamento è in discussione una manovra di riforma assistenziale che, sulla base dei vincoli di spesa fissati dalla manovra economica dello scorso luglio, comporterebbe tagli imponenti ad ogni livello di assistenza, sono ormai operanti i tagli già imposti al comparto scuola ed agli enti locali, rendendo l'avvio dell'anno scolastico estremamente difficile.

Vi sono infatti nelle scuole sempre meno insegnanti e collaboratori scolastici, ma sono diminuiti anche gli assistenti specialistici. Tagli imposti quindi non solo al personale docente ed Ata, ma anche agli assistenti, a causa delle sempre più esigue risorse destinate all'assistenza scolastica da parte degli enti locali.

La manovra sulla riforma assistenziale prevede una forte compressione della spesa sociale, la revisione di molti supporti economici, il taglio di molti servizi sociali e la delega dell'assistenza al volontariato. La Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (FAND) e la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH, cui UILDM aderisce) hanno perciò previsto iniziative di informazione per tutta la discussione della legge delega, a cominciare dall'invito alla compilazione di un modulo di dissenso, che è stato sottoscritto ed inviato in Parlamento da 23.329 persone in pochi giorni.

FISH e FAND chiedono infine di sganciare la riforma assistenziale dai vincoli di cassa fissati dalla manovra economica di Luglio (L. n 111 del 15/07/2011). Nei giorni scorsi la Commissione Finanze della Camera ha richiesto un parere alla Corte dei Conti su tale progetto di riforma.

La Corte ha presentato su di esso un'opinione molto critica, sottolineando come l'intervento rappresenti un obiettivo di risparmio e non di riforma, che pregiudicherebbe i livelli essenziali di assistenza; ha inoltre evidenziato che negli ultimi anni le somme trasferite dallo Stato alle realtà territoriali a copertura degli interventi per l'assistenza hanno subito rilevanti tagli. Un ulteriore intervento, pertanto, comporterebbe conseguenze insostenibili.

Grosse difficoltà in merito si segnalano un po’ in tuta Italia: sono state evidenziate ed esempio in Calabria, mentre in Campania e in Lombardia i partiti, i comuni e le province litigano su chi debba fornire i servizi, nonostante che, come sottolinea la Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), vi siano numerose sentenze che stabiliscono le competenze di ciascun ente.

E a Pescara c'è chi non ha ancora messo piede in aula perché il servizio di assistenza è sospeso, mentre a Palermo è stato organizzato recentemente un sit-in davanti alla sede della provincia, per rivendicare il diritto all'assistenza e all'autonomia, di fatto al momento negato.

Gli assistenti di base e all'autonomia e comunicazione sono figure previste dall'art. 13 della L. n. 104/92: si tratta di figure preziose ai fini del processo di integrazione scolastica. Eppure, in attesa degli esiti di una manovra che potrebbe portare una situazione, già ampiamente compromessa, al definitivo collasso, assistiamo all’indifferenza degli amministratori e soprattutto dei politici che dovrebbero salvaguardare il fondamentale diritto all’istruzione nel nostro Paese. (R.R.)

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Margaret

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