La FISH contro eventuali tagli alle indennità

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Pietro Barbieri

Il presidente della FISH Pietro Barbieri

«Decisa preoccupazione» viene espressa in una nota ufficiale della FISH - la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap di cui la UILDM è stata tra le associazioni fondatrici - rispetto alle voci riguardanti la possibile “stretta” sulle indennità di accompagnamento, che secondo quanto riportato da varie fonti, con la prossima manovra anticrisi varata dal Governo (circa 25 miliardi di euro per il biennio 2011-2012), verrebbero legate al reddito.

«In un quadro nazionale dove l’assenza di servizi è un dato oggettivo - dichiara in tal senso il presidente della FISH Pietro Barbieri - i circa 470 euro mensili dell’indennità di accompagnamento sono la sola assistenza su cui può contare una persona con disabilità».

Si tratta - vale sempre la pena ricordarlo - di somme che coprono solo parte di un bisogno assistenziale che può richiedere, per un’adeguata presa in carico, fino a 2 o 3.000 euro al mese. «Di conseguenza - si legge ancora nella nota della FISH - sono le famiglie, già oggi, a farsi carico dell’assistenza. Sottrarre reddito in questo ambito significherebbe non riconoscere come ci sia un bisogno assistenziale in Italia».

Secondo la Federazione, sin troppa enfasi è stata data, in queste ultime ore, al significativo aumento di persone che beneficiano di questo emolumento, tacendo invece sul fatto che ciò possa essere dovuto soprattutto al progressivo invecchiamento della popolazione. «Nel caso poi di persone con disabilità dalla nascita - riprende il comunicato - o che abbiano riportato una disabilità in età scolastica o lavorativa, è bene ribadire come l’indennità di accompagnamento rappresenti uno strumento minimo per l’inclusione sociale e che senza di essa moltissime persone sarebbero a serio rischio di segregazione, in casa o in istituto».

«Rifiutiamo categoricamente ogni attacco indiscriminato alle indennità di accompagnamento - ribadisce con forza Barbieri - e su questo tema la Federazione è pronta a valutare tutte le azioni necessarie a contrastare una misura che andrebbe a incidere, pesantemente, sulle vite di persone le quali quotidianamente affrontano discriminazioni e violazioni dei loro diritti».
«A dispetto dunque dei moniti dell’associazionismo europeo e tra gli altri, nel 2008, del presidente della Repubblica - conclude il presidente della FISH - si sta concretizzando il timore che siano proprio le persone con disabilità a pagare per gli effetti della crisi. Una crisi reale, rispetto alla quale la FISH è tuttavia disposta a un confronto serio sui provvedimenti da porre in atto, a cominciare da un’analisi degli sprechi e delle reali inappropriatezze negli interventi destinati alle persone con disabilità stesse».

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa FISH, tel. 06 78851262, ufficio stampa@fishonlus.it.

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Margaret

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