“La vicenda dei Fondi Sociali e del loro aumento, poi del loro taglio, quindi della loro reintegrazione, degli accordi fra Stato e Regioni per recuperare la dovuta capienza sembra non avere mai fine ingenerando un clima a dir poco imbarazzante.”
Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, si riferisce ovviamente alla cosiddetta “manovrina”, cioè al decreto legge 50/2017 pubblicato in Gazzetta il 24 aprile scorso e approdato oggi all’esame della Camera.
La sorpresa e la stizza sono motivate dai numeri e dal loro significato politico.
Ci si aspettava infatti che nel maxi-decreto il Governo avrebbe realmente previsto 210 milioni di euro per integrare i recenti tagli che hanno ridotto ad un terzo il Fondo nazionale per le politiche sociali e i 38 milioni per garantire l’assistenza e il trasporto degli alunni con disabilità nel prossimo anno scolastico.
Queste almeno erano le promesse che il Governo, e in particolare il MEF, avevano assunto con le Regioni affinché queste da parte loro integrassero il Fondo per la non autosufficienza per 50 milioni di euro riportandolo a 500. Ma niente di tutto ciò.
“Oltre ad augurarci che il Parlamento ripari a questa bizzarra dimenticanza, restituendo un senso alla lealtà dei confronti istituzionali, confidiamo che le Regioni, forti della lacuna del Governo, non ritirino la loro disponibilità frutto di una specifica e documentata intesa.”
Ma la preoccupazione maggiore è l’inaccettabile ipotesi che manchino le risorse per garantire il diritto allo studio delle persone con disabilità: “Su questo, con più forza, la FISH darà battaglia, se necessario anche nelle aule dei tribunali.”
Qui l'approfondimento di VITA magazine