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Mercoledì 6 marzo 2024 si è tenuto il webinar “La salute della donna con disabilità tra bisogni e falsi miti”, a cura della Commissione medico-scientifica UILDM: approfondimento online sulla salute sessuale e ginecologica della donna con disabilità, in occasione della settimana in cui si celebra la Giornata internazionale dei diritti della donna.

In apertura abbiamo ricordato il Terzo Manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione Europea, presentato dal Forum europeo sulla disabilità e già disponibile in lingua italiana. Tra le richieste rivolte all’Unione Europea e ai politici nazionali vi è il riconoscimento del diritto di scegliere liberamente sul proprio corpo. Questa autonomia purtroppo oggi è ancora minata da pratiche come la sterilizzazione e l’aborto forzati. Per questo si sottolinea l’importanza di mettere le donne con disabilità nelle condizioni di poter decidere della loro vita, sostenendo il diritto alla maternità, all’adozione e alle relazioni di coppia. Sono aspetti che oggi non sono per nulla scontati, sulla base di quanto emerge dai dati raccolti in Europa, su cui è stata impostata la stesura del Manifesto.

Con il primo intervento, la dottoressa Ricci - neuropsichiatra infantile, vicepresidente Commissione medico-scientifica UILDM - ha ripreso il tema del corpo che, durante l’adolescenza, attraverso un processo disarmonico, diviene un corpo sessuato che si prepara a essere autonomo. Questo cambiamento è faticoso e assume in sé il rischio che la disabilità venga considerata il motivo principale della difficoltà. Sfatiamo quindi il primo mito: la fatica è legata all’adolescenza e coinvolge tutti i ragazzi e le ragazze, con e senza disabilità. Si sottolinea l’importanza di supportare la conoscenza della pubertà, attraverso il racconto e mettendo in gioco tutti: famiglie, associazioni, scuole.

La dottoressa Canavese - psicologa clinica, Gruppo Psicologi UILDM - è entrata nell’intimità della sfera emotiva della donna con disabilità, nelle confidenze più intime che si svelano nel contesto di terapia e ha introdotto l’argomento della fruibilità degli ambulatori ginecologici. Siamo così entrati nella stanza della ginecologa e, insieme alla dottoressa Castagna - ginecologa, componente Commissione medico-scientifica UILDM - abbiamo affrontato un viaggio nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Sottolineiamo un dato per tutti: la maggiore frequenza di tumori ginecologici nelle donne con disabilità, rispetto alle donne senza disabilità, molto probabilmente per la difficoltà di accesso ai percorsi di prevenzione. Si afferma quindi la necessità di cambiare rotta, per dare spazio (in tutti i sensi possibili) a tutte le donne. Come associazione raccogliamo la sfida, sapendo che al nostro fianco avremo professioniste preparate e competenti che ci accompagneranno.

 

Ti sei perso il webinar? Lo puoi guardare qui!

 

Gruppo Donne UILDM

Ritratto di uildmcomunicazione

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