Volontari, operatori, persone in difficoltà. Migliaia le persone accorse a Piazza Montecitorio il 23 giugno per dire "Basta ai tagli sulle politiche sociali", nell’ambito della campagna “I diritti alzano la voce” indetta dal Forum del Terzo Settore e alla quale hanno preso parte attivamente anche la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
E la parte del leone in Piazza Montecitorio la facevano proprio le persone con disabilità. Erano tanti, organizzati e si notavano anche di più, con i loro cartelli e le bandiere che tappezzavano l'area della piazza riservata alla protesta. Le due federazioni delle persone con disabilità, FISH e FAND, non possono che essere soddisfatte per la riuscita della protesta, che ricorda molto quella di poco meno di un anno fa, quando i disabili scesero in piazza contro la paventate modifiche alla normativa sull'invalidità.
C’erano le bandiere bianche e rosse della Fish, le magliette dei volontari e degli associati dell'Unione italiana ciechi, gli striscioni delle due anime del mondo dei sordi, gli oralisti posizionati vicino al gazebo dal quale parlavano i convenuti, e i segnanti, che seguivano gli interventi guardando la traduzione in Lingua dei segni di due interpreti che hanno lavorato per ore sotto il sole. La protesta è stata unitaria e trasversale, raccogliendo tutti i tipi di disabilità e mettendole assieme per chiedere rispetto e dignità.
Una "partecipazione importante" e un "messaggio chiaro e forte" quello lanciato dalla Piazza per Pietro Barbieri, presidente della FISH, che ha sottolineato il movimento convergente che porta persone con disabilità, mondo del volontariato e operatori sociali in piazza insieme.
«Quello di oggi» ha commentato Barbieri «è solo l'inizio di una lotta a cui non possiamo sottrarci e che sapremo sostenere, senza cedimenti, da veri protagonisti delle scelte che ci riguardano!». (R.R.)