Pompei accessibile a tutti

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L’accessibilità al patrimonio culturale è fondamentale. Sabato 10 febbraio dalle 10.30 alle 17.30, per celebrare l’Anno europeo del Patrimonio culturale 2018, nel Parco archeologico di  Pompei sarà presentata l’estensione del percorso Pompei per tutti.

Durante la giornata verrà spiegato il progetto, che includerà la visita alla Casa dei Mosaici Geometrici e il nuovo sistema sperimentale di braccialetti Con-Me per una visita accessibile, inclusiva e sicura. Oltre 3 km di percorso, dall’ingresso di Piazza Anfiteatro a Porta Marina passeggiando lungo le arterie principali della città con accesso ai più significativi edifici e domus.

Il percorso consentirà a chiunque, persone con difficoltà motorie, genitori con passeggino ma anche a tutti i visitatori che prediligono un itinerario più confortevole, di visitare l’area archeologica in maniera completa e agevole. Il Parco archeologico attraverso questo percorso si è distinto come modello di accessibilità, sperimentando anche nuovi supporti tecnologici. Un team di esperti (archeologi, architetti, restauratori, ingegneri) ha opportunamente individuato le soluzioni tecniche più idonee a migliorare i livelli di fruibilità del sito, in maniera compatibile con le caratteristiche del patrimonio.  

Con-Me è una soluzione originale, in fase di sperimentazione, ideata ad hoc per Pompei e rappresentata dal braccialetto intelligente destinato alle persone con disabilità. La sperimentazione del prototipo Con-Me apre le porte ad un percorso progettuale complesso che vede coinvolti Enti di Ricerca, Università, Imprese, Istituzioni di Governo. Il braccialetto è dotato di chip assemblati (GPS, Bluetooth, Wi-FI, Bottone di SOS, ...) capaci di inviare segnali ad un piattaforma (IoC – Intelligent Operation Center di IBM) che li elabora ed effettua azioni mirate alla salvaguardia e sicurezza dei visitatori.

Il dispositivo ingloba un altimetro e un giroscopio, può essere impiegato per rilevare il movimento costante del visitatore in funzione della diversa abilità e identificare, nelle varie aree del percorso, i movimenti normalmente attesi, al fine di identificare situazioni di allarme o di pericolo. Durante questo periodo di sperimentazione, dal braccialetto sarà possibile anche ascoltare tramite l’audio la descrizione dell'Anfiteatro e della Palestra Grande.

Luigi Curatoli, Direttore Generale Grande Progetto Pompei, spiega: «L’inaugurazione del percorso “Pompei per tutti” è un passaggio di grande importanza nell’ambito della vera e propria rinascita del sito archeologico di Pompei. L’intervento, nato nell’alveo del Grande Progetto Pompei e seguito dalla Direzione Generale di Progetto, d’intesa con la Soprintendenza Speciale di Pompei, consente in modo esaustivo la visita agli scavi di Pompei.
Da oggi ogni turista, anche se con difficoltà motorie, se ipovedente o se, più semplicemente, deve spingere un passeggino con un bambino in tenera età, potrà entrare e percorrere in tutta tranquillità le strade dell’antica Pompei e visitare le più belle “domus” senza incontrare ostacoli o disagi. Peraltro, in corso d’opera, il progetto è stato ampliato, così incrementando l’area priva di ostacoli. Si è voluto aprire l’area degli scavi, come un grande abbraccio, a chiunque voglia godere delle rare bellezze che la storia ci ha consegnato in questo sito davvero unico al mondo».  

«L’area archeologica di Pompei ha tra le sue priorità non solo la salvaguardia e la tutela delle strutture archeologiche, ma anche la valorizzazione del sito inteso come garanzia di fruizione e utilizzazione per tutti i visitatori, anche quelli che presentano delle difficoltà di accesso. Solo mettendo chiunque in condizione di visitare un sito culturale, testimonianza della nostra storia e identità, esso è davvero patrimonio di tutti - continua Massimo Osanna, Direttore Generale Soprintendenza Pompei - È stato fatto un doveroso lavoro di primo adeguamento per rendere un servizio a tutti, non solo ai disabili, in un sito tuttavia molto complesso, dove ogni minima variazione, aggiunta o sottrazione implica necessarie valutazioni sulla conservazione, sulla fruizione, sull'immagine storica consolidata dei luoghi. 
Con l’ulteriore considerazione di trovarsi di fronte a un sito frequentato da migliaia di turisti ogni giorno. Una vera e propria folla di persone in rapido movimento che impatta su passerelle e passaggi trasversali e che ha dunque imposto la ricerca di un punto di equilibrio tra le varie esigenze. La condivisione ha caratterizzato il progetto fin dall’inizio, concentrando l’impegno di professionisti di più discipline che hanno interagito per assicurare la massima perizia nella realizzazione e la scelta delle soluzioni migliori. Il coinvolgimento con le Associazioni di categorie ci ha, inoltre, consentito di recepire suggerimenti per rendere il percorso il più funzionale possibile alle esigenze di chi riscontra difficoltà di mobilità in genere e ancor più in un’area archeologica».  

(v.b.)

Ritratto di uildmcomunicazione

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