Tra 78 progetti selezionati, spicca in graduatoria il progetto ‘PLUS’ dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare che prevede un finanziamento di 579.600 €, finalizzati all’inclusione socio-lavorativa di 80 persone con disabilità in 16 regioni italiane.
L’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare si aggiudica la prima posizione nella graduatoria dei progetti finanziati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo settore ed emesso lo scorso novembre.
Il progetto premiato, denominato PLUS, intende migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità favorendone, incoraggiandone e promuovendone l’inserimento lavorativo, sociale e territoriale offrendo, a ciascuno di essi, un percorso di orientamento, formazione e job coaching.
In Italia si stima che siano circa 4 milioni e 360 mila le persone che hanno una disabilità, il 7,2% della popolazione. Secondo l’Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane, la percentuale di disabili tra 45 e 64 anni occupata è il 18% (contro il 58,7% della popolazione generale per la stessa fascia d’età) con rilevanti differenze di genere. Infatti, risulta occupato il 23% degli uomini con disabilità (contro il 71,2% degli uomini del resto del Paese) e solo il 14% delle donne (contro il 46,7%).
“L’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità è ancora lontana” dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale UILDM. “Con questo progetto vogliamo promuovere le pari opportunità e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze affinché assumere una persona con disabilità non rappresenti solo un obbligo di legge ma una vera e propria risorsa”.
Il progetto PLUS consiste nell’attivazione di borse formazione lavoro, avrà una durata di 18 mesi, si svolgerà in 16 regioni ed è rivolto ad almeno 5 soggetti adulti con disabilità in età lavorativa (5 per ogni regione).
Prevede due attività principali: nella prima i partecipanti seguiranno un corso di formazione professionale della durata di 40 ore attraverso cui verranno loro offerti gli strumenti necessari per promuovere l’autonomia personale e sociale e acquisire una modalità lavorativa e relazionale adeguata. Seguirà un’attività di tirocinio della durata di 30 ore seguito dall’inserimento lavorativo della durata di almeno 6 mesi presso un’impresa, una cooperativa, un’organizzazione o un ente pubblico che avrà dato adesione. Per ciascun beneficiario sarà rilevato il grado di capacità, autonomia ed attitudine personale al fine di creare un cv e individuare la sede e il tipo di tirocinio più opportuni.
La seconda attività prevede la creazione di uno sportello di accoglienza e ascolto gestito autonomamente dai disabili con l’obiettivo proprio di fornire assistenza all’inserimento nel mondo del lavoro. Lo sportello offrirà anche consulenza in ambito lavorativo.
I partner del progetto PLUS sono Movimento Difesa del Cittadino, Associazione Atlantis 27 e Anas Puglia – Associazione Nazionale di Azione Sociale.