Primo maggio, Lavoro diritto-dovere

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Oggi è la Festa dei lavoratori e noi non possiamo che sottolineare come il lavoro sia uno degli ambiti dal quale le persone con disabilità vengono maggiormente escluse.

Da più di un anno, a causa della pandemia, viviamo in una fase di stallo. Da più di anno non si parla di inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Sono molti i fatti, purtroppo, che ci raccontano di passi indietro, di una crisi economica senza precedenti che ha coinvolto in prima persona tutte le persone con disabilità e i soggetti più fragili.

In questa giornata così significativa non possiamo fare a meno di ricordare tutte le persone con disabilità che, come lavoratori, si sono ritrovati a perdere molti dei diritti conquistati faticosamente.
In questo 1° maggio 2021, nel mezzo del secondo anno di pandemia, noi vogliamo ribadire che il lavoratore con disabilità è un soggetto attivo dal punto di vista sociale ed economico.

Chiediamo alle Istituzioni di non perdere quanto abbiamo ottenuto in questi anni di lotte e di azioni. Chiediamo di riprendere in mano la riflessione sugli strumenti essenziali all’inclusione sociale, come la Legge 104 e la Legge 68 che tutelano le persone con disabilità.
Per una persona con disabilità il lavoro è un diritto - dovere allo stesso tempo. Non solo quindi qualcosa da esigere, ma un impegno a offrire il proprio contributo personale per la crescita dell’Italia.

Vi presentiamo le testimonianze di alcuni soci UILDM. La disabilità è una risorsa per il mondo del lavoro. Non perdiamola.

(Marco Rasconi, presidente nazionale UILDM)

Qui anche la riflessione del Gruppo Donne UILDM

Il lavoro è un dovere
Il lavoro è fondamentale per rendere dignitosa l’esistenza di una persona, per illuminarsi e riflettere la propria luce sulla società. Grazie al mio lavoro, io, persona con disabilità, posso vivere una vita in autonomia. Non solo, con il mio lavoro do la possibilità di lavorare altre persone: mi riferisco agli assistenti personali indispensabili per la mia autonomia. Non esistono più scuse. Chi ha una disabilità motoria può svolgere un lavoro in un ufficio, in un'azienda. Abbiamo constatato in quest'ultimo anno come il lavoro agile sia una risorsa per tutti, anzi è stato l’elemento indispensabile per portare avanti il Paese. Lavorare è un dovere per chi ha una capacità, significa dare il proprio contributo alla società e allo Stato.

(Adriana, UILDM Arezzo)

 

Il lavoro è un diritto
Il lavoro è un diritto per tutti i cittadini italiani, sancito come fondamentale dalla nostra Costituzione, ma, al 1° maggio 2021, per le persone con disabilità è ancora un diritto troppo spesso inesigibile. Quasi due anni di pandemia hanno accentuato l’estrema difficoltà per chi ha una forma di disabilità di trovare occupazione secondo Leggi e percorsi a questo scopo adibiti. Un tema che rischia di uscire dall’Agenda della politica e della società civile, nel disastroso scenario post Covid. Ma se c’è un’economia da ricostruire, le persone con disabilità possono e devono dare il loro contributo, esercitando il sacrosanto diritto al lavoro.

(Riccardo, UILDM Milano)

 

Il lavoro significa pari opportunità
Il lavoro ha un potere determinante nel costruire l’identità di una persona. Per una persona con disabilità come me lavorare significa vivere nel concreto la possibilità di esprimere le proprie competenze, di assumersi delle responsabilità come qualsiasi altro cittadino ed avere parte attiva nella collettività.

(Anna, UILDM Napoli)

 

Il lavoro è realizzazione personale
Ogni giorno mi sveglio, mi preparo, mi metto al mio computer e inizio a lavorare, come una persona “normale”. Per me, oggi, è e deve essere normale che una persona con disabilità, come me, abbia il proprio lavoro: è un diritto, è pari opportunità, è normalità, è ciò che tutti si meritano, ed è un dovere. La nostra società ha dei limiti, noi abbiamo dei limiti, io ho dei limiti, difficoltà e debolezze, e non mi posso fermare né accontentare.
Ho sbattuto la testa, incassato rifiuti, non è stato facile, ma ce l’ho fatta. Oggi, grazie al mio lavoro, mi sento ancora più normale.

(Matteo, UILDM Bergamo)

 

Il lavoro è autonomia e Vita indipendente
Il lavoro mi permette di raggiungere un’autonomia economica che mi consente di fare scelte per la mia vita. Attraverso il lavoro una persona con disabilità trova il suo posto nel mondo e si assume una responsabilità sociale all’interno della comunità di cui fa parte. È il cuore della Vita indipendente e dei percorsi di autonomia, sanciti dall’articolo 19 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, perché consente l’avvio di un progetto. Il lavoro è un diritto che va garantito a tutti.

(Marta, UILDM Ancona)

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