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Anche l’eleganza intesa come benessere, cioè piacere a sé stessi e agli altri, è un diritto. È questo il filo rosso del progetto “Diritto all’Eleganza” che dal 2017 ha saputo costruire, passo dopo passo, una nuova cultura dell’inclusione mettendo in rete studenti, insegnanti, professionisti, volontari UILDM. Quest’anno il progetto ha coinvolto 13 scuole in tutta Italia, preparando 23 outfit per modelle e modelli con disabilità che hanno sfilato durante la Torino Fashion Week. Qui abbiamo voluto raccogliere le emozioni di chi ha sfilato. Nella gallery sono visibili i vari outfit.

È stata una bella esperienza mi sono molto divertita, speriamo di poter sfilare ancora. Mi piace molto viaggiare e fare tante altre cose.

Teresa Amato, Ottaviano > ISIS Caravaggio San Gennaro Vesuviano (Napoli)

 

È stata un’esperienza molto interessante, soprattutto il conoscere il dietro alle quinte di una sfilata professionale. La moda inclusiva è importante ed è giusto avere un posto all'interno della fashion week.
È stata un’esperienza divertente e ansiosa a tratti.

Romina Argiolas, Genova > Istituto Duchessa di Galliera Genova

 

È stata una bella esperienza partecipare alla sfilata, ero molto emozionata sulla passerella perché avevo tutti gli occhi degli spettatori puntati addosso. Grazie a questo progetto ho capito che si può essere eleganti indossando abiti comodi e stando seduti su una carrozzina.
Esperienza positiva e da rifare!

Federica Aricò, Torino > Accademia di Moda e Couture Torino (AIEM)

 

Per quanto riguarda l'esperienza di "Diritto all'eleganza" tenutasi a Torino, per me è stata la terza volta che partecipo a questo progetto. Devo dire che mi sono sentita una meraviglia, davvero una modella a tutti gli effetti, nonostante un po' di ansia. Ho vissuto un bel momento e credo che eventi come questi danno un messaggio di positività anche se si sta in carrozzina. Nulla è impossibile per sentirsi sé stessi. Questi eventi servono a portare un sorriso a chi l'ha perso e un futuro sicuro nel mondo della moda.

Alessia Auritano, Ottaviano > ISIS De’ Medici Ottaviano

 

Aver partecipato al progetto e poi alla sfilata è stato entusiasmante, il messaggio che mi ha trasmesso è che anche noi persone con disabilità abbiano il diritto di valorizzare il proprio aspetto con abbigliamento alla moda.

Barbara Baù, Varese > Istituto Olga Fiorini Busto Arstizio

 

La giornata della sfilata è stato un bellissimo momento in cui mi sono potuta esprimere appieno. Considerato che questo campo mi è sempre piaciuto moltissimo, in questa occasione mi sono sentita bellissima come mai prima e assolutamente a mio agio in questo ambiente. Direi senza dubbio di aver vissuto un sogno che si è realizzato. Il messaggio importante che è stato trasmesso secondo me è questo: "Ognuno è bellissimo nella sua unicità, qualche volta ha solo bisogno di riscoprirla". È importante parlare di moda inclusiva per far capire sempre di più che la moda oggi può essere di tutti e per tutti.

Emanuela Bizzini, Legnano > ISIS Bernocchi Legnano

 

Per me è stata un’esperienza nuova, emozionante, positiva, da vivere fino in fondo. Sulla passerella ero felice, libero ed emozionato nel vedere gli sguardi e ascoltare gli applausi del pubblico. La moda è una via per potersi esprimere, per far emergere la propria personalità.

Giovanni Buonaiuto, Saviano > ISS Montalcini – Ferraris Saviano

 

“Diritto all’eleganza” è stata una bella esperienza soprattutto dal punto di vista comunicativo. Infatti, posso dire che ciò che mi ha più coinvolta e affascinata è stata proprio la prima fase del progetto, improntata sulla sensibilizzazione. È stato interessante vedere il cambiamento nel modo di pensare dei ragazzi di quarta e quinta superiore dal primo incontro, dove molti di loro non si erano mai interfacciati alla disabilità, sino ad arrivare all’ultimo incontro, ove i tabu e i pregiudizi sono via via quasi del tutto spariti.
Noi ragazze siamo sempre alla ricerca di un abito che ci valorizzi e poterlo indossare per una sfilata è stata una bella emozione.

Sonia Del Vecchio, Caserta > Liceo Artistico San Leucio Caserta

 

Inizialmente non credevo fosse un’iniziativa adatta a me...non mi piace mettermi in mostra, invece è stata una bella giornata, c'era una bella atmosfera, accogliente e allegra, sono stato bene.
Secondo me parlare di moda inclusiva è importante perché tutti dovrebbero poter scegliere cosa indossare liberamente, scegliere un abbigliamento elegante o casual senza vincoli. Serve anche ad abbattere lo stereotipo secondo cui la moda sarebbe solo per alcune categorie di persone. La moda dovrebbe essere per tutti, per tutte le taglie e per tutte le diversità.

Alberto di Grazia, Legnano > ISIS Bernocchi Legnano

 

Ciao sono Gaia ho 15 anni frequento il secondo anno dell’ISIS Caravaggio di San Gennaro. La sfilata mi ha fatto sentire una vera principessa. Prima della sfilata avevo tanta paura poi dubito dopo la passerella mi sono sentita sollevata e soddisfatta. Per me anche una persona disabile deve essere rappresentata nel mondo della moda come è successo a noi a Torino.

Gaia Figliuzzi, Ottaviano > ISIS Caravaggio San Gennaro Vesuviano (Napoli)

 

La sfilata della Torino Fashion Week è stata a dir poco fantastica e non immaginavo di poter vivere un’esperienza così forte. Mi sono sentita protagonista e ho provato un’emozione unica. Il messaggio che è stato trasmesso è che siamo tutti uguali, senza esclusioni. Per me è importante parlare di moda inclusiva perché mi fa stare bene e arricchisce le mie conoscenze a riguardo.

Giovanna Gancitano,  Mazara del Vallo > Liceo Artistico Gaspare Morello Mazara del Vallo

 

È stata un’esperienza bellissima, ho vissuto qualcosa di magico, mi sono sentito me stesso perché ho avuto più consapevolezza delle mie potenzialità. Il messaggio trasmesso è che in passerella non esistono differenze né limiti; ho trovato da subito interessante l’iniziativa, poiché mi sono sentito coinvolto soprattutto quando abbiamo fatto gli incontri a scuola poiché abbiamo avvicinato i ragazzi al mondo della disabilità.

Michele Generico, Caserta > Liceo Artistico San Leucio Caserta

 

Mi è sempre piaciuto sfilare perché è un modo per essere d’esempio che si può essere elegante nonostante la disabilità.
Quest’anno è stata la mia seconda partecipare ed incontrare le studentesse anche se, purtroppo una volta sola, è stata molto piacevole perché sono state disponibili.

Federica Leo, Pavia > IPSIA Cremona Pavia

 

È stata una giornata carica di emozione, tensione e paura. Per la prima volta ho partecipato ad una sfilata di moda, ed è stato molto strano e bello vivere emozioni di questo genere a cui noi non siamo abituati. È stato bello vivere il backstage, la preparazione, la condivisione degli spazi, il trucco... Tutto davvero molto bello ed esilarante, da vivere e rivivere almeno una o più volte nella vita. Sono stata entusiasta quando mi hanno chiesto di partecipare a questo progetto "Diritto all'eleganza", credo sia giusto ed arrivato il momento di buttar giù il tabù di non vedere modelli e modelle sfilare in carrozzina. Sarebbe bello vedere sempre più spesso, in TV, nelle pubblicità, modelli come noi! Il messaggio dell'inclusione dovrebbe partire anche da qua, ci vorrebbe molta più normalità nel vedere sfilate come questa. Quindi spero che questo progetto possa proseguire negli anni futuri e sarei onorata di poter partecipare a questi eventi. Grazie per aver reso questa giornata indimenticabile!

Stefania Lunardi, Torino > Accademia di Moda e Couture Torino (AIEM)

 

Mi sono emozionato molto, per me è stata la prima esperienza con un pubblico così importante. È stata una delle cose più belle che ho fatto nella mia vita, non pensavo di poter arrivare fin qua. Per le persone con disabilità la moda è una cosa importante, utile anche a capire cose nuove e aprire nuovi orizzonti.

Mario Napolitano, Saviano > ISS Montalcini – Ferraris Saviano

 

Mi sono molto emozionato nel calcare la passerella e vederlo fare ai miei amici. La moda è un aspetto importante della nostra società, e anche noi ci dobbiamo mettere al passo con essa. Molto importante per me è stato anche l’incontro con gli studenti, che hanno potuto conoscere, ascoltare ed immedesimarsi nelle nostre storie, cosa non del tutto scontata.

Francesco Nunziata, Saviano > ISS Montalcini – Ferraris Saviano

 

Diritto all’eleganza è un sogno che si avvera. Ho avuto l’onore di partecipare per il terzo anno consecutivo, prima con la Sezione di Torino ed ora con Varese che mi ha cercata e fortemente voluta. È sempre un’emozione pazzesca far parte di questo meraviglioso progetto. È da diverso tempo che cerco di far passare il messaggio di disabilità associato all’eleganza e Diritto all’eleganza penso sia la dimostrazione perfetta.

Sharon Paolicelli, Varese > Istituto Olga Fiorini Busto Arstizio

 

Ho avuto il piacere di partecipare a questo evento e devo dire che mi sono davvero divertito. La bravissima Claudine e il suo staff sono stati abilissimi nella realizzazione dell'abito e sono rimasto molto soddisfatto. Tutto è stato organizzato nei minimi dettagli e l'evento è stato di altissimo livello, una vera sfilata con dei veri modelli. Tutto ciò ha dimostrato che è possibile anche per noi, persone con disabilità, affrontare una passerella, indossare abiti stravaganti ed essere ammirati da tutti. Personalmente è stato molto emozionante per me e per chi ha assistito e ringrazio di cuore coloro che hanno reso possibile tutto questo!

Francesco Prima, Torino > Accademia di Moda e Couture Torino (AIEM)

 

Ho percepito la grandezza e la bellezza di questa esperienza. La mia esperienza è stata bellissima. Io vengo da un Paese in cui essere una persona con disabilità è molto limitante. Qui alla Torino Fashion Week ho vissuto un’esperienza meravigliosa in cui la mia disabilità non si vedeva. Mi sono sentita come una vera modella. Ho capito che noi persone con disabilità possiamo fare molte cose anche nel mondo della moda. Mi sono emozionata a vedere sfilare tutti i modelli e le modelle con carrozzina.
UILDM mi ha fatto sentire in famiglia. Non ho parole per esprimere la mia gratitudine. Finora vedevo la moda come qualcosa di lontano dal mondo della disabilità. Diritto all’eleganza mi ha fatto capire che anche noi siamo belli e possiamo sfilare come tutti i modelli. Non posso che ringraziare anche le studentesse e l’insegnante della scuola che erano presenti durante la sfilata: mi sono sentita amata da loro.

Yenny Rodriguez, Genova > Istituto Duchessa di Galliera Genova

 

I ragazzi dell'istituto Cossar di Gorizia, ancor prima di conoscermi, hanno immaginato una modella che realmente rispecchiava il mio carattere, azzeccando addirittura il mio segno zodiacale! Il nostro feeling è stato confermato dalle proposte dei bozzetti: uno più bello dell'altro! Claudine, con la sua esperienza, ha saputo cogliere le particolarità del mio corpo, suggerendo ai giovani aspiranti stilisti soluzioni in grado di mettere in luce la mia persona e farmi sentire confortevole e a mio agio allo stesso tempo. Noi siamo quello che appariamo e quindi il corpo parla di noi. Prendersi cura del proprio corpo è essenziale per far sì che il corpo stesso possa parlare di noi e apparire oltre le apparenze. I ragazzi, con l'aiuto delle insegnanti, hanno curato i dettagli offrendomi delle idee che andavano oltre la mia immaginazione, arricchendo il mio stesso modo di vedermi e prendermi cura di me. L'eleganza è brillare di luce propria qualunque cosa si indossi.

Alessia Spera, Gorizia > Istituto Cossar – Da Vinci Gorizia

 

L'esperienza del progetto mi è piaciuto tanto, mi sono sentita la più bella del mondo, ho vissuto una giornata meravigliosa e ho conosciuto persone speciali. Il messaggio che è stato trasmesso con Diritto all’eleganza è che tutti possiamo stare in passerella.

Giulia Vangone, Ottaviano > ISIS De’ Medici Ottaviano

 

È la mia seconda esperienza al progetto Diritto all’eleganza. Io da sempre ho curato il mio modo di vestire, di apparire come donna e mostrare la mia femminilità, perciò questo progetto è una cosa che va molto in linea con il mio modo di essere. Per me quindi non è stata una novità ma il mio solito modo di esprimermi. Le persone con disabilità posso e devono sentirsi a proprio agio con il proprio corpo, per lo stesso motivo è importante parlare di inclusione anche nella moda.

Eleonora Zollo, Chivasso >  IIS Castigliano Asti

 

Ringrazio UILDM, la Sezione di Chivasso e la scuola di moda perché mi avete dato l’opportunità unica di poter sfilare a questo evento nazionale della Torino Fashion Week. Ho trovato tutta l’organizzazione dell’evento professionale e cordiale.

Marilisa Zuccaro, Chivasso > IIS Castigliano Asti

 

Photo Credit: Torino Fashion Week

(ap - cs)

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