Torna Liberi di fare

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Tornano le manifestazioni per sostenere il diritto all'assistenza personale per le persone con disabilità. 

Già lo scorso novembre tanti gruppi di persone con disabilità e non in tutta Italia si sono mobilitati, con l’obiettivo di testimoniare l’importanza e la necessità di un sostegno più concreto alla Vita Indipendente per le persone non autosufficienti. 

Da venerdì 8 a domenica 10 giugno si svolgerà la seconda edizione della manifestazione, per dare voce a tutte le persone con disabilità grave che richiedono l'assistenza personale. Diversamente da altri Paesi, il nostro sistema di welfare non garantisce a tutti tale opportunità. Chi non può compiere da solo le più elementari azioni quotidiane e non può permettersi di pagare un assistente personale dipende dalla propria famiglia o è costretto al ricovero in RSA, in comunità, o in istituto.

L’iniziativa è stata promossa dal movimento #liberidifare, una rete di persone nata intorno alle figure di Elena e Maria Chiara Paolini, due sorelle con disabilità, che hanno indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio e ai Ministri, denunciando la condizione di abbandono da parte dello Stato, e chiedendo lo stanziamento di maggiori fondi per sostenere il diritto di autodeterminarsi e i progetti di Vita indipendente, da realizzarsi con l’ausilio di assistenti alla vita personale.

Anche UILDM aderisce all'iniziativa: la Sezione di Bologna parteciperà alla manifestazione di sabato 9 giugno alle ore 17, con ritrovo in via Indipendenza angolo via Dei Falegnami a Bologna. La Sezione di Torino è coinvolta nell'iniziativa che partirà dal Municipio, in piazza Palazzo di Città 1, alle ore 15, mentre la Sezione di Ancona prenderà parte al corteo che si terrà a Senigallia il 10 giugno alle ore 17, con partenza da Piazza Aurelio Saffi.

Nelle città che hanno aderito, insieme ai partecipanti, sfileranno file di carrozzine vuote, a simboleggiare chi non riesce a uscire di casa e a partecipare a causa della mancata assistenza.
«UILDM Ancona - commenta il presidente Simone Giangiacomi - aderisce alla mobilitazione perchè è importante continuare a porre l'accento su questi temi. Nelle Marche i fondi stanziati per questi progetti sono insufficienti. Dobbiamo far sentire la nostra voce con le Istuzioni».

Annalisa Frascari di UILDM Bologna sottolinea come sia necessario un cambio di mentalità: «Non si tratta solo di offrire un aiuto alle persone non autosufficienti, bensì di dare a tutti la possibilità di scegliere e di autodeterminarsi. Avere un'assistenza personale, inoltre, significa alleggerire i carichi delle famiglie, che sono spesso molto pesanti, e evitare situazioni di isolamento e il rischio di segregazione».

Maggiori informazioni sul sito "Liberi di fare

(a.p.

 

Ritratto di uildmcomunicazione

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