Vietato rinunciare alle vacanze

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Lo speciale è a cura di Barbara Pianca. 

Scuola, lavoro, Vita indipendente: sono tanti i temi cari a UILDM e ai suoi soci. Temi che ci impegnano senza sosta. Capita così che ci dimentichiamo di progettare dei momenti di relax.
Che peccato, perché è in vacanza che diventiamo noi stessi, oltre agli obblighi e alle formalità del quotidiano, ed è un profondo sollievo. UILDM lo sa e ha infatti sempre combattuto per il diritto al tempo libero.
Anzi, evadere e riposare è ancor più necessario per chi, come noi, vuole essere impegnato in mille progetti. Un po' come per affrontare una giornata proficua l'ideale è un bel sonno notturno.
Anche conoscersi è importante, e la vacanza è il tempo in cui stare con la propria anima e viaggiare dentro di sé, mentre si incontrano culture diverse e si confrontano realtà e servizi.
Caro lettore, ti proponiamo dunque di progettare la tua prossima vacanza giocando con noi. Quando ti svesti dai panni quotidiani, che persona appare allo specchio? Ti vedi davanti a una tavola imbandita, in equilibrio precario su un ponticello in montagna, in fila all'entrata di una mostra o a bere un drink con gli amici? Claudio, Maria, Fabio e Valentina sono pronti a darti ottimi consigli. Fai il nostro test e scopri a chi di loro ti devi rivolgere.
(Marco Rasconi, presidente UILDM) 

TEST:

Hai sempre con te:
A --> La crema abbronzante, il costume da bagno, un ricambio se capita un'improvvisa occasione elegante, le medicine di riserva nel caso perdessi quelle che usi.
B --> Il siero antivipera.
C --> La macchina fotografica reflex con il cavalletto.
D --> Il selfie stick e un libro di barzellette.

Sei a pancia all'aria, cosa stai facendo?
A --> Sono a bordo piscina a sorseggiare il terzo cocktail gratis della mattina.
B --> Mi sono tolto la maglietta per legare la carrozzina a una maniglia in treno, perché i ganci non funzionano tutti.
C --> Sto per entrare in doccia dopo un'altra piena giornata.
D --> Mi sto facendo una grassa risata.

Sei arrabbiatissimo:
A --> Oggi per strada ci sono continui ingorghi di traffico, una deviazione e ora quel camion rimorchio che va a 40 all'ora.
B --> Da tre giorni la vita procede senza sorprese.
C --> La giunta del mio paese vuole trasformare il vecchio museo in un centro commerciale.
D --> Non trovo più l'ambu che ieri mi ha prestato l'amico della mia amica.

Risultati
prevalenza di risposte A: se vuoi avere il meglio da quest'estate, ascolta Claudio e fai come lui. 
prevalenza di risposte B: Maria ti darà molti spunti per la tua prossima vacanza. 
prevalenza di risposte C: prima di organizzare il tuo tour estivo, leggi quanto ha da dirti Fabio
prevalenza di risposte D: Valentina è la tua guida. Anzi, dovresti andare in vacanza con lei! 

 

- PRIMA DI PARTIRE

- CARO VACANZIERO COMODO

- CARO VIAGGIATORE SPERICOLATO

- CARO TURISTA METROPOLITANO

- CARO AMANTE DELLA COMPAGNIA

 

PRIMA DI PARTIRE
Prima di fare la valigia, meglio fare il punto della situazione perché ci troviamo di fronte a un argomento piuttosto recente, dato che fino a 25 anni fa nemmeno si parlava di turismo accessibile. Se le cose sono cambiate è anche grazie ad associazioni come UILDM e a persone come Liana Garini che, inizialmente in modo artigianale, hanno assemblato delle schede per la valutazione dell'accessibilità dei luoghi di vacanza. Oggi il panorama è cambiato. Non solo nel senso che molte più strutture sono accessibili, ma anche che le informazioni reperibili sul web non mancano. Pure troppe! Come ci si orienta allora?

Uno dei riferimenti principali in Italia rimane Village for all (V4A), giunta al suo decimo compleanno. Di loro brevetto è il software che raccoglie informazioni sull'accessibilità delle strutture censite (le strutture che desiderano migliorare la propria qualità ricevono consulenza e formazione e vengono controllate ogni 18/24 mesi), descrivendo nei dettagli i bisogni specifici per chi utilizza una carrozzina manuale, una elettrica, per i non vedenti, gli ipovedenti, per chi ha intolleranze alimentari, per chi è obeso, è in dialisi, per le famiglie con bambini piccoli e molto altro.
Cosa impariamo? Che il concetto di accessibilità è astratto e nel concreto cambia significato a seconda dei bisogni individuali. Quindi? Conviene contattare direttamente il responsabile della struttura o del mezzo di trasporto, oppure, come consiglia Roberto Vitali, presidente di V4A, affidarsi a un tour operator specializzato. Vitali ci segnala due novità della sua azienda: «Abbiamo appena pubblicato l'aggiornamento delle guide a oltre 70 strutture accessibili di Italia, Croazia e San Marino, distribuite in 10 mila copie l'anno scorso per la prima edizione. Alle descrizioni dettagliate abbiamo aggiunto un indicatore di accessibilità da 1 a 5. Le guide si richiedono alla nostra pagina Facebook e si presentano sotto forma di pdf gratuito interattivo, da cui prenotare direttamente nella struttura. Novità a livello internazionale in lancio ora è inoltre Yourdisabilitymanager.it, servizio gratuito per le strutture turistiche. Realizzato insieme al nostro partner Bed&Care, permette di noleggiare ausili, usufruire di assistenti personali per il tempo necessario, noleggiare bus o auto accessibili».

Perché l'accessibilità dovrebbe interessare alle strutture turistiche? «Perché è un diritto, un indotto economico e inoltre può aggiungere bellezza e utilità». A dirlo è Simona Petaccia, giornalista presidente dell'associazione Diritti Diretti, interessata alla comunicazione del turismo accessibile. Le chiediamo cosa intende con “bellezza” e “utilità”.
«Un luogo accessibile ad esempio offre vie di fuga in caso di calamità naturali. Inoltre ci tengo a sfatare il pregiudizio per cui una soluzione accessibile sia brutta da vedere. Nella testa di molti scatta un'associazione di immagini relative al mondo sanitario che non considera interventi di design o invisibili, cioè nemmeno percepiti perché integrati con il contesto. Per mutare questo tipo di pregiudizi occorre intervenire sulla comunicazione».
Un esempio? «Se dico “turismo per tutti”, che immagine vi viene in mente? Sul web la più gettonata è una persona in carrozzina di spalle, con le braccia aperte. Eppure ho detto “per tutti”, non “per carrozzine”. Perché non un paesaggio o una mappa? I primi a cadere nei luoghi comuni sono proprio i giornalisti, specie se non di settore». Per questo proponete il premio Turismi Accessibili. «Premiamo le migliori campagne di comunicazione sul turismo accessibile e la giuria è il pubblico online. Nostro scopo è divulgare il concetto secondo cui accessibilità significa “inclusione di numerosi bisogni diversi, compresi quelli della mamma con il bambino piccolo o del turista pieno di valigie” e non “questione che riguarda solo chi si sposta su una carrozzina”. In questo secondo e diffuso caso il limite è che la si associ a una questione marginale e, così pensando, si favorisca l'emarginazione».

 

 

Caro VACANZIERO COMODO,
sono Claudio De Zotti di UILDM Torino e sono la tua guida.
Da più di 20 anni ogni estate trascorro una settimana al villaggio turistico Le Terrazze di Grottammare, nelle Marche. È una vacanza che da più di 20 anni la mia Sezione organizza e nel tempo ne sono diventato organizzatore. Siamo una quindicina di persone disabili, fino a venti, con accompagnatori, amici e famiglia. Cosa troviamo? Un luogo sicuro, tranquillo, comodo, accessibile. Ormai i gestori ci conoscono e sono disponibili a venire incontro a esigenze specifiche, fosse anche soltanto aggiungere delle assi sotto a un materasso.

IL SEGRETO PER LA TUA VACANZA PERFETTA?
Fai in modo di non preoccuparti di nulla e riposa. Completamente.

COSA TI CONSIGLIO DI METTERE IN VALIGIA
1 – la voglia di risate: scegli un villaggio turistico o una crociera dove ti facciano divertire. Una volta un aiutocapovillaggio vestito da Charlot ha fatto irruzione nella sala da pranzo per conquistare una ballerina con il tutù che lo respingeva ostinatamente.
2 – la disponibilità a partecipare all'animazione del villaggio: riscaldamento muscolare, giocopertivi, giococaffé, tornei a carte, ping pong, giochi sportivi in spiaggia, cabaret e piccoli musical. Ma nulla è obbligatorio.
3 – una bella pancia da riempire: il cibo è protagonista. Pranzo e cena con antipasti a buffet, tre o quattro primi tra cui scegliere e altrettanti secondi, acqua, vino, dolci, frutta, caffè... all inclusive. Dai noi c'è pure la griglia e la penultima sera è dedicata ai piatti tipici ascolani!
4 – la disponibilità a incontrare molte persone: navi e villaggi ne ospitano a centinaia ogni settimana. Ai pasti e alle attività di animazione si partecipa tutti insieme. Una bella opportunità di integrazione.
5 – l'amore per la spiaggia: non sei obbligato ma se c'è, vai alla spiaggia accessibile. Meglio se ha le tettoie da cui assistere ai giochi sportivi senza scottarsi, la passerella
fino al mare e una sedia Job per fare il bagno. Noi da Torino portiamo anche la sedia Tiralò, con tre ruote.

FUORI DA VILLAGGIO
Se vinci la pigrizia, metti il naso fuori dal villaggio o scendi dalla nave. Con escursioni guidate o liberamente. A Grottammare c'è una lingua di cemento tra la ferrovia e la spiaggia che alterna scogli ad aree sabbiose fino a Cupra Marittima dove c'è il Museo delle Conchiglie. È piacevole visitare il porto, proseguire fino a San Benedetto del Tronto, o esplorare le zone vecchie dei paesini.

 

 

Caro VIAGGIATORE SPERICOLATO,
sono Maria Venditti di Caserta. 29 anni, sociologa, collaboro con FISH Campania. Scrivo per il blog di Pierpaolo Capozzi Italiaccessibile.it e sono una viaggiatrice come te. Amo cogliere l'anima dei luoghi, specie di quelli naturali. No, non è vero che sono inaccessibili: un ambiente poco strutturato è spesso più facile da affrontare di una città.

IL SEGRETO PER LA TUA VACANZA PERFETTA?
Fatti guidare dalla bellezza.

COSA TI CONSIGLIO DI METTERE IN VALIGIA
1 – una mente aperta: non precluderti alcun tipo di viaggio. Pensa a cosa ti piacerebbe fare e trova il modo di farlo.
2 – la capacità organizzativa: avventuroso non vuol dire disorganizzato. Pianifica nel dettaglio specialmente i trasporti. Datti delle priorità e poi chiedi suggerimenti alla gente del posto.
3 – un fidato compagno di viaggio: fondamentale. Con cui ci sia feeling e che condivida con te la voglia di esplorare.
4 – la fiducia negli altri: un modo di superare i limiti motori è farsi aiutare. Lascia che ti vengano incontro, magari non come avevi immaginato ma come la situazione richiede.
5 – nessuna fiducia nei consigli degli altri: l'accessibilità è una faccenda personale, non uno standard. Chiedi direttamente a chi se ne occupa quello di cui hai bisogno.
6 – la capacità di adattamento: se non ce l'hai non partire. Nell'avventura la meta vale i sacrifici fatti per raggiungerla.
7 – la possibilità di sbagliare: l'imprevisto fa parte del pacchetto. Non disperare, non arrabbiarti, non pensare di cambiare il mondo in due minuti. Trova la tua soluzione ed esci dall'impasse.

ALCUNE DELLE MIE METE
— BASILICATA
Matera è una città difficile ma straordinaria e sono arrivata fino al “Golgota”. Ho partecipato in tenda al festival paesaggistico “La luna e i calanchi”. Tra escursioni, incontri culturali e musicali ho atteso l'alba in un paesaggio lunare. Indimenticabile.
— SESTRIERE, PIEMONTE
Grazie alla scuola nazionale di sci locale ho sperimentato il monosci pilotato da un insegnante. Io seduta davanti, lui in piedi dietro sulle piste nere a piena velocità. Senza aver mai sciato prima ho provato le emozioni di un professionista!
— PORTOGALLO
A Cascais c'è la famosa Boca do Inferno, una spaccatura in un'alta scogliera. Il mio amico mi ha portato in braccio sugli scalini e mi appoggiava, per riprendere fiato, sul parapetto a strapiombo. Tante emozioni... e tanta magnificenza.
— LAGO D'ISEO, LOMBARDIA
Ho attraversato il lago sul ponte fluttuante, l'opera d'arte temporanea installata dall'artista Christo nel 2016. Amo l'arte viva, fuori dai musei. Mi sembrava di camminare sull'acqua, una sensazione naturale e insieme straordinaria.

 

 

Caro TURISTA METROPOLITANO,
sono Fabio Pirastu, presidente di UILDM Pavia e sono la tua guida. Viaggio spesso con mia moglie e mia figlia, amiamo attraversare più di una città alla volta con il nostro furgone attrezzato, macinando fino a 400 chilometri alla volta. Ci interessa osservare diverse soluzioni all'accessibilità. Vedere come altri risolvono problemi che ho anche io è un beneficio per me e spesso anche per il mio territorio.

IL SEGRETO PER LA TUA VACANZA PERFETTA?
Osserva come gli altri vivono il quotidiano e arricchisciti.

COSA TI CONSIGLIO DI METTERE IN VALIGIA
1 – un furgone attrezzato: spesso è meno complicato affrontare una metropoli con il tuo mezzo che con quelli pubblici, non sempre accessibili.
2 – una minima pianificazione: prima di partire pianifica il tragitto in auto e gli alloggi. Cerca hotel o appartamenti tramite AirBnB, la cui accessibilità ho finora riscontrato. Mantieni un po' di flessibilità, le cose da vedere decidile la sera prima.
3 – la voglia di conoscenza: scegli le mete museali o metropolitane, raggiungile e informati in loco per la soluzione accessibile. Il personale di solito si mobilita.
4 – compagni di viaggio maratoneti: le città si scoprono camminandoci dentro.
5 – una rampetta: per superare due o tre scalini.
6 – una brandina da campeggio: ne trovi al Decathlon a pochi euro, se hai bisogno di sdraiarti.
7 – quattro cubi di legno: utili per sollevare il letto, il divano o il tavolo, specie se fai uso del sollevatore.

ALCUNE DELLE MIE METE
— PARIGI
All'Opera mi hanno fatto entrare da un passaggio dietro ai camerini. Al Louvre un'addetta mi ha fatto uscire dalla fila sotto il sole per entrare senza code. Quanto alla reggia di Versaille, sontuosa, ho anche visto sale chiuse al pubblico ma di passaggio per l'uscita con l'ascensore.
— VIENNA
Che marciapiedi ampi e comodi! Ma la vera meraviglia è stata salire sulla vecchia ruota panoramica, accessibile con le sue vecchie ma ben tenute cabine.
— MONACO DI BAVIERA
Amo i centri pedonalizzati e questa città ne fa un ottimo esempio. Posso muovermi su tutto il piano stradale, evitare le buche e anche di essere investito.
— ROMA
Colosseo, Musei Vaticani, San Pietro anche sulla cupola, abbiamo visitato molti luoghi. Le buche non mancano ma in furgone Roma accoglie più di quanto ci si potrebbe aspettare.

 

 

Caro AMANTE DELLA BELLA COMPAGNIA,
quello a cui non importa dove si trova ma con chi è, eccomi qui, sono Valentina Tius, ho 17 anni e a me quando vado in vacanza basta stare con gli amici. Per questo sono già tre anni che partecipo alla vacanza di UILDM Milano, che da 14 anni ogni estate offre un soggiorno in una scuola media di Venturina, in provincia di Livorno. L'amministrazione locale, che a nome della Sezione ringrazio sentitamente, ci concede l'uso dell'edificio, la Sezione porta i letti, alcuni acquistati e altri della Protezione civile, e prende accordi con un servizio di catering. I volontari si occupano anche delle pulizie. Per dormire ci distribuiamo nelle aule. Di solito io, Matilde e Gaia ne occupiamo una insieme alle nostre assistenti.

IL SEGRETO PER LA TUA VACANZA PERFETTA?
Vivi l'esperienza di gruppo e ti divertirai al punto da dimenticarti della tua disabilità.

COSA TI CONSIGLIO DI METTERE IN VALIGIA
1 – la voglia di amicizia: la vacanza di gruppo è il modo migliore per aiutarsi a vicenda e stare tra amici. Con Matilde e Gaia ridiamo e chiacchieriamo prima di addormentarci, mangiando insieme, in spiaggia e facendo lunghi bagni al mare.
2 – la voglia di divertirsi: di giorno, nel nostro caso al mare, e la sera, soprattutto. Spesso, mentre gli adulti vanno alle sagre dei paesi vicini, noi giovani andiamo nei bar, a fare delle passeggiate o in discoteca.
3 – la voglia di condividere: si vive tutti insieme e a volte siamo fino a 40 persone. Insieme ci spostiamo: nel nostro caso ci troviamo vicini al mare e lo raggiungiamo con i pulmini di Sezione.
4 – la pazienza e l'amore per la semplicità: la scuola non è un hotel a cinque stelle, ricorda più lo stile di un campeggio, ma è accessibile, non manca nulla e le spese della vacanza sono contenute.

 

Racconta la tua vacanza con UILDM e mandaci qualche scatto!

Sono molte le Sezioni UILDM che offrono vacanze in strutture accessibili o esperienze di svago legate al proprio territorio. Sono attività importanti perché, come abbiamo raccontato in questo Speciale, il tempo per sé e l'evasione dalla routine quotidiana sono aspetti fondamentali per una buona qualità della vita. Vogliamo raccontare e condividere la tua storia, mettendo così in circolo notizie positive capaci di mostrare quanto l’inclusione sia il filo che lega tutti noi, nessuno escluso.
Se hai trascorso una vacanza in una delle strutture delle nostre Sezioni o hai fatto una gita organizzata da una di loro, scrivi una mail a uildmcomunicazione@uildm.it rispondendo a queste domande:
— Con quale Sezione sei entrato in contatto?
— In quale periodo hai soggiornato/ hai fatto una gita?
— Che tipo di esperienza hai fatto (vacanza, gita, mare accessibile, campi estivi, altro)?

Ritratto di uildmcomunicazione

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