Altruisti si diventa

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Simone Giangiacomi, presidente della Sezione UILDM di Ancona ha commentato per noi il film "Altruisti di diventa". Presentato al Sundance Film Festival e ispirato al romanzo 'The Revised Fundamentals of Caregiving', il film è scritto e diretto da Rob Burnett.

 

Ho visto molti film dove il protagonista è una persona con disabilità: penso a “Quasi Amici” e “Io prima di te”, pellicole molto belle che, soprattutto, fanno ben comprendere agli spettatori cosa significhi disabilità. Pochi giorni fa, su suggerimento di un mio assistente, ho guardato il film “Altruisti si diventa”, uscito nel 2016 e attualmente disponibile sulla piattaforma di Netflix.  

I protagonisti sono Trevor, un ragazzo con distrofia muscolare di Duchenne e l’assistente personale Ben. Non è una pellicola strappalacrime, piuttosto una commedia che nasce da una situazione drammatica e si trasforma in un inno alla vita.      
Ben ha da poco terminato un corso per diventare assistente domiciliare. Ha un passato drammatico alle spalle avendo perso il proprio figlio per un incidente. Tutto questo dolore lo spinge ad impegnarsi nel mondo dell’assistenza per aiutare altre persone. Diventa assistente di Trevor da poco trasferitosi dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. Trevor ha uno spiccato senso dell’umorismo, a volte molto tagliente. Esce poco di casa. Ha una routine ormai consolidata: guarda la TV e ed esce il giovedì pomeriggio per andare al parco. La mamma, molto apprensiva e metodica nel curare il proprio figlio, cerca di mantenere gli equilibri e la sua routine quotidiana.

Essere un assistente personale comporta delle regole ben precise: chiedere, ascoltare, osservare, aiutare e chiedere di nuovo. E Ben le rispetta. Ma, col passare del tempo, Ben e Trevor entrano molto in sintonia e si conoscono meglio, superando anche quei limiti dati dal ruolo di ciascuno.

Un giorno, dopo una discussione molto accesa tra i due, Trevor decide di uscire dalla propria quotidianità ripetitiva e fare un viaggio. Inizialmente la madre si dimostra molto titubante e piena di apprensione. Ma alla fine li lascia partire. Faranno diverse esperienze, incontreranno nuove persone che offriranno degli stimoli molto forti a entrambi. L’intento iniziale di Ben di non farsi coinvolgere viene soppiantato dalla nascita di una bella amicizia.

Senza entrare troppo nel dettaglio, vi consiglio di guardare questo film. In esso ho ritrovato alcuni aspetti che vivo oppure ho vissuto, soprattutto per quanto riguarda la relazione che può nascere tra una persona con disabilità e un assistente. Può nascere un’amicizia e tutto questo risveglia anche la voglia di fare nuove esperienze e vivere una vita la più completa possibile senza rinunciare a troppi sogni e desideri.

Questo film tocca molte temi, tra cui l’aiuto verso il prossimo, l’amore incondizionato, l’amicizia, l’incontro e la bellezza delle piccole cose che si riescono a fare. Tutto aspetti che, secondo me, sono molto importanti anche per UILDM. Pensiamo all’importanza di avere un progetto di vita indipendente e un’assistenza adeguata che ci permetta di vivere in maniera autonoma. Questo film racchiude tutto il nostro impegno: vi consiglio caldamente di farlo vedere ai vostri soci, agli amici e, perché no, anche ai vostri assistenti personali.
Vi aprirà sicuramente la mente!

Ritratto di uildmcomunicazione

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