Manovra correttiva: al peggio non c’è mai fine!

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Anche la UILDM alla nuova Manifestazione unitaria a Roma, promossa per mercoledì 7 luglio prossimo.

Ci avevate creduto davvero? Avevate anche voi dato credito agli impegni presi da importanti esponenti di questo Governo che si erano esposti, dichiarando di venire incontro alle esigenze delle persone con disabilità? Queste ultime, insieme alle loro associazioni, protestavano per il prospettato innalzamento dal 74 all’85 per cento del limite minimo per accedere all’assegno di invalidità e per altri aspetti gravemente penalizzanti, contenuti nella Manovra correttiva finanziaria che sta per venire discussa in Parlamento.

Il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, aveva promesso che un emendamento avrebbe fatto piazza pulita del comma che conteneva l’innalzamento del limite minimo della percentuale di invalidità. Gianni Letta, a sua volta, aveva dichiarato che sarebbe stato il portavoce dei diritti delle persone disabili, intervenendo personalmente in occasione di una manifestazione a Roma del 21 giugno scorso dove si chiedeva che venisse data piena attuazione ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Sue le testuali parole: “D'ora in poi il vostro presidio sarò io!”.

Ebbene, nel corso di una seduta del 29 giugno della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, non solo presidente della stessa, ma anche relatore di Maggioranza, in accordo con il Ministero dell’Economia, ha presentato un emendamento alla Manovra Finanziaria Correttiva relativo alle persone con disabilità il quale, lungi dal migliorare le misure intraprese nei confronti delle persone con disabilità, semmai le peggiora.

In tale testo, infatti, continua pervicacemente a persistere l'innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per la concessione dell’assegno mensile di assistenza agli invalidi civili parziali (256,67 euro al mese), disoccupati e indigenti, nonostante il risparmio dichiarato dallo stesso Ministero dell’economia sia risibile. Ma a quanto pare c’è anche di peggio: a tale disposizione, infatti, l’emendamento introdurrebbe una "correzione" ulteriormente iniqua, creando una discriminazione tra le persone affette da una sola minorazione (con percentuale di invalidità superiore al 74%) e quelle affette da varie patologie inferiori all’85%. Ai primi andrebbe l’assegno ai secondi, no.

Azzollini Antonio

Antonio Azzollini, presidente della Commissione Bilancio del Senato

Ancora più brutale e devastante, infine, il subdolo intervento che modifica le condizioni medico-legali per l’accesso all'indennità di accompagnamento. L’emendamento governativo limita infatti in modo molto rigido le future concessioni a persone: indennità di accompagnamento, dunque, solo a chi è immobilizzato o che non riesce a svolgere tutte le funzioni fisiologiche. Un criterio pericolosissimo nelle mani di Commissioni di valutazione alle quali non è stata indicata alcuna scala di valutazione cui attenersi.

Rimangono i controlli sulle "false invalidità", talmente tanti, che per eseguirli l’INPS può chiedere aiuto alle Commissioni ASL. Anche questo è previsto dall’emendamento approvato.

Non c’è che dire… altro che intervento migliorativo alla Manovra, a favore delle persone disabili: siamo di fronte a un sistematico e preordinato disegno di "macelleria sociale", come scritto a commento anche da Franco Bomprezzi; un disegno che viene da lontano, da quelle esternazioni del ministro Tremonti, che criminalizzavano un’intera categoria con l’intento di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica. Niente altro che un diversivo per non andare a incidere dove veramente stanno le sacche di evasione fiscale e gli sprechi.

Pietro Barbieri

Il presidente della FISH Pietro Barbieri

Viene da chiedersi cosa ne sarebbe stato di tutti noi se non ci fosse stato l’eroico On. Letta a fungere da “presidio”… avremmo dovuto aspettarci forse una “notte dei lunghi coltelli” con annessa caccia al disabile? O un nuovo piano T4 per risolvere alla radice il problema di questi fastidiosi soggetti sociali, i disabili, che continuano cocciutamente a battersi per i loro diritti e per una vita che gli riconosca pari opportunità con gli altri cittadini?  

Chiaro che ora a FAND e FISH, Federazioni che raggruppano le maggiori e più significative associazioni italiane di persone con disabilità e dei loro familiari, “sbalordite da tanta iniqua approssimazione” come dichiarano i rispettivi presidenti Giovanni Pagano e Pietro Barbieri “non resta che inasprire la propria mobilitazione, promuovendo una Manifestazione unitaria a Roma, per mercoledì 7 luglio prossimo”, manifestazione alla quale anche la UILDM ha dato la propria convinta adesione, “per tentare di ottenere un improbabile ritiro di quell'emendamento, ma soprattutto, più concretamente, di farlo bocciare dal Parlamento”. Nella consapevolezza che al peggio non c’è mai fine. (R. R.)

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Margaret

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