Progettare con tutti e per tutti a Sassari

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Per abbattere le barriere e realizzare una società più inclusiva è necessario il contributo di tutti. Da Sassari arriva una bella storia di dialogo tra le realtà locali che si è concretizzata in progetto di abbattimento delle barriere architettoniche di un liceo della città.

«Nel mese di marzo del 2017 siamo stati invitati come Commissione Disabilità del Comune di Sassari – spiega Gigliola Serra, presidente della Sezione UILDM di Sassari – a dialogare con i docenti del Liceo Scientifico Giovanni Spano di Sassari sul concetto della cultura dell’inclusione».
Nel corso di quella serata si era osservato che la scuola aveva due ingressi, quello principale con una grande scala e quello per le persone con disabilità, nel cortile sul retro. In quella scuola, quindi, si stabiliva una netta separazione delle persone con disabilità dalle altre. Si è concluso che anche l’atto dell’entrare in un qualsiasi stabile è importante, perché stabilisce l’accessibilità e l’inclusività di un edificio. Aggiunge Serra: «È ben diverso, infatti, entrare a scuola insieme dallo stesso ingresso, dal doversi separare ed entrare con la carrozzina da un ingresso secondario. Si è proposto quindi di valutare se fosse possibile avere un unico ingresso principale per tutti».

Da un successivo incontro della Commissione con la dirigente scolastica del liceo, alcuni insegnanti di materie tecniche, e l’architetto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari è nato un progetto di abbattimento delle barriere architettoniche nel Liceo Spano, divenuto l’oggetto della tesi in Architettura di una ex studentessa del Liceo, Elena Bitti. La tesi, dal titolo “La scuola come presidio sociale in città: accessibilità, qualità architettonica e flessibilità. Il liceo Scientifico Statale Giovanni Spano a Sassari” propone una riqualificazione dell’istituto in chiave accessibile a partire dall’ingresso principale della scuola. Agli studenti e ai loro insegnanti è stato chiesto di valutare l’edificio e di segnalare le barriere esistenti.

Il progetto è stato presentato durante il convegno “Progettare con tutti e per tutti” svoltosi a Sassari il 27 giugno scorso. Durante il convegno, inoltre, due studenti del Liceo Spano hanno presentato lo studio “Laboratorio Habitat XXI” sull’accessibilità della città di Sassari e sulla fruibilità dei suoi spazi. Questo lavoro, durato un anno, si è basato sul concetto che è necessario restituire valore alle relazioni tra le persone e la città, partendo dal principio che le nostre città sono come delle grandi case, le nostre case. Un cambiamento reale avviene solo a partire dal modo in cui si guardano le cose che ci stanno attorno.

«UILDM ha sempre posto attenzione al tema dell’accessibilità e dell’inclusione, a partire dall’abbattimento di tutte le barriere, quelle fisiche e quelle culturali. – continua Serra – Insieme alle associazioni che fanno parte della Commissione abbiamo pensato che è importante partire dai giovani e dalle scuole per un lavoro di formazione e sensibilizzazione sulla disabilità. Nei ragazzi troviamo un terreno più fertile perché sono molto attenti a ciò che gli capita intorno. Siamo convinti che una cultura più inclusiva debba nascere dalla scuola per poi abbracciare l’intera società».

Il progetto di riqualificazione della scuola è pronto per essere realizzato. «La nostra speranza è quella di vedere in tempi brevi il nuovo ingresso del liceo e ci adopereremo per questo secondo risultato».

Se vuoi ricevere ulteriori informazioni sulla tesi “La scuola come presidio sociale in città: accessibilità, qualità architettonica e flessibilità. Il liceo Scientifico Statale Giovanni Spano a Sassari” e sul progetto “Laboratorio Habitat XXI” scrivi a uildmcomunicazione@uildm.it

(a. p.)

Ritratto di uildmcomunicazione

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