UILDM sul Reddito di cittadinanza

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Il Senato ha dato il proprio parere positivo alla conversione in legge del decreto 28 gennaio 2019, n. 4 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”. In concreto il decreto-legge riguarda da vicino anche le famiglie che hanno nel loro nucleo una persona con disabilità.

Tra le misure approvate, si prevede che nel reddito famigliare siano conteggiate anche le provvidenze assistenziali e quindi le pensioni e gli assegni erogati a invalidi civili, ciechi, sordi e sordociechi. Su questo punto le associazioni avevano manifestato il loro dissenso. Il sussidio aumenta secondo una scala di equivalenza che si basa sulla composizione e sul numero delle persone presenti nel nucleo. Secondo questi parametri, le famiglie con disabili percepiranno fino a 50 euro in più, una cifra che non risponde assolutamente alle reali esigenze. Al contrario, la pensione di cittadinanza è stata estesa anche ai casi in cui l’anziano viva assieme a un famigliare con disabilità indipendentemente dall’età di quest’ultimo.

“Condividiamo la posizione critica manifestata da FISH onlus rispetto al tema del reddito di cittadinanza, commenta Marco Rasconi, presidente nazionale UILDM. “Ci aspettavamo uno strumento più forte per combattere le diseguaglianze sociali, soprattutto in ambito di disabilità. Non troviamo cambiamenti evidenti rispetto al passato.
La disabilità è già di per sé un fattore di povertà, e queste misure non sono certamente sufficienti ad assicurare una vita dignitosa a molte famiglie. Abbiamo bisogno di strumenti e di una politica con uno sguardo sul lungo periodo, che investa sull’inclusione lavorativa, sul diritto allo studio, sui progetti di vita indipendente. Le persone con disabilità non sono un peso, ma una risorsa sia in termini sociali che economici per il contributo che possono dare alla società. Chiediamo che le associazioni che rappresentano le persone con disabilità siano coinvolte in tavoli di confronto per costruire insieme un percorso che porti a definire le priorità e gli ambiti di lavoro su questi temi”.

(a. p.)

Ritratto di uildmcomunicazione

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