Una contromanovra per il sociale: le proposte della FISH

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Relativamente alle recenti Manovre economiche di luglio e agosto (analizzate da Carlo Giacobini e disponibili sul sito HandyLex.org, clicca qui e qui), segnaliamo che il mondo dell’Associazionismo è già in allarme per le conseguenze che tutto questo potrà avere per il futuro dei Servizi Sociali nel nostro Paese, e si sta mobilitando.

Il logo della FISH

In particolare la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - cui la UILDM aderisce, che ha contribuito a fondare e della quale sostiene ogni iniziativa promossa per difendere i diritti e la dignità delle persone con disabilità - ha realizzato un documento che contiene una vera e propria Contromanovra.

«Scongiurare il default dei Servizi Sociali in Italia - spiegano dalla Federazione - è l’obiettivo prioritario espresso nel nostro documento di controproposte a una Manovra che rischia di causare molti altri danni alle politiche sociali nel nostro Paese. Il nostro timore più forte non è tanto nell’articolato del Decreto (Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 agosto), quanto nella riforma assistenziale e fiscale per la quale il Governo chiederà la delega per recuperare 24 miliardi di euro in due anni, pena il taglio della quasi totalità delle agevolazioni fiscali ora riconosciute ai contribuenti italiani».

«Siamo consapevoli, sulla base di ben altri motivi e necessità, che la riforma dell’assistenza è necessaria e urgente, ma anche che va affrontata in una logica molto diversa e soprattutto con la priorità dei diritti dei cittadini e della qualità dei servizi. La riforma non può essere approntata con il solo intento di risparmio e in modo emergenziale», continuano dalla FISH.

Ti invitiamo, quindi, a consultare il documento in cui la Federazione analizza dettagliatamente situazioni e problemi e indica le possibili soluzioni, cliccando su “Manovra-bis: salvare le politiche sociali. Le proposte della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap”. «Interverremo - conclude la FISH - presso tutti i soggetti istituzionali e presso i Parlamentari per evidenziare le nostre proposte e abbiamo già deliberato l’intenzione di una mobilitazione generale, se necessaria, con la quale rendere ancora più chiaro quanto espresso nel documento». (C.N.)

 

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Margaret

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