Vita indipendente in viaggio

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Quando la voglia di partire supera le paure di un giovane con disabilità.

Un viaggiatore lo si riconosce subito: zaino in spalla, fame di vita, una maestria estrema nel fare la valigia e il passaporto come migliore amico. E se tra queste peculiarità comparisse una carrozzina? Sono molte le persone con disabilità che amano l’idea di avventurarsi in luoghi lontani dalla propria casa, ma non tutti riescono ad abbattere barriere fisiche e psicologiche per partire davvero.

 

Alice sicuramente ha avuto molto coraggio quando nel 2019, grazie al gruppo vacanze UILDM, ha deciso di buttarsi in una nuova esperienza e programmare il suo primo viaggio accompagnata dall’assistente.

Il fatto di trovarsi a scegliere da sola cosa mettere in valigia e prendere un treno in autonomia le ha permesso di maturare e capire le sue necessità per poi poterle spiegare agli altri.

Alice e la sua assistente si conoscevano da qualche mese e questo viaggio non ha fatto altro che aumentare l’intesa fra le due tanto da arrivare a capirsi con uno sguardo. Due ragazze giovani che hanno messo sul tavolo spirito di adattamento e disponibilità all’ascolto e hanno creato un buon team che funzionava alla grande. Torino le ha accolte molto bene, permettendo loro di visitare i luoghi di maggior interesse senza troppi problemi e accogliendola in un hotel accessibile alle sue esigenze. Per Alice è stato tutto molto avventuroso, più di quello che si aspettava all’inizio ed è stato stimolante trovare delle soluzioni alle varie situazioni in cui si è trovata in quei giorni, uscendo fuori dai soliti schemi: la chiave per l’autonomia è proprio questa.

Da questo viaggio si è portata a casa tanta gioia e voglia di fare ancora di più, voglia di scoprire posti nuovi e di avere sempre la valigia pronta, però anche la consapevolezza di dover avere una persona accanto che la conosca bene. Dopo questa esperienza Alice ha fatto altri viaggi e preso altri treni e tanti altri ne prenderà. Perché viaggiare su quelle quattro ruote è possibile, ricordandosi che con una buona organizzazione si può fare ciò che si desidera in autonomia.

 

Per viaggiare, però, ci vuole anche molta fiducia negli altri, quella che ha avuto Marta quando nel 2017 ha deciso di uscire dai confini italiani e fare un tour dell’Austria con un’amica e suo marito. Sono partite in macchina alla volta di Salisburgo, Vienna e Graz per poi usufruire dei mezzi pubblici locali, i quali risultano accessibili alle persone con disabilità e permettono di vivere appieno ogni aspetto della città.

Le due amiche si conoscevano già da anni, la loro intesa era forte e ha reso l’atmosfera libera e spensierata, permettendo di concentrarsi sulla bellezza dei luoghi da visitare e non sul modo di accedere ad essi. Laddove l’amica aveva qualche difficoltà nell’assistere Marta, lei sapeva esprimere i suoi bisogni e spiegare come essere aiutata: uno dei passi fondamentali nella ricerca della propria autonomia è proprio questo e permette di vivere al meglio l’esperienza di indipendenza della persona.

A Vienna si respirava aria di accessibilità un po’ ovunque: i musei, le chiese e persino i parchi pubblici erano stati pensati per poter accogliere tutti. C’erano porte automatiche, scivoli, ascensori e bagni accessibili, che hanno reso l’esperienza di viaggio di questa ragazza una vera passeggiata e l’hanno fatta sentire a tutti gli effetti una viaggiatrice come le altre.

Da questa esperienza Marta si è portata a casa una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e meno imbarazzo nel chiedere aiuto agli altri. Si è resa conto che progettare una città a misura di tutti è possibile, basta volerlo.

A cura del Gruppo Giovani UILDM

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