Abruzzo: nuova Legge per la Vita Indipendente

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Persona in carrozzina, di spalleDopo tante, troppe brutte notizie riguardanti il welfare, finalmente un raggio di sole (e di speranza) ci arriva dall’Abruzzo. Si dicono infatti “commosse” le associazioni che, in questa regione, tutelano i diritti delle persone con disabilità: l’approvazione unanime della nuova Legge Regionale per la Vita Indipendente, proposta da Nicoletta Verrì e Riccardo Chiavaroli, è il frutto di una battaglia che è durata oltre 5 anni e ha visto in prima linea la Sezione UILDM di Pescara.

«Si tratta di una Legge che abbiamo fortemente voluto, perché non si limita a concedere sostegni economici, ma permette alle persone con disabilità fisica, psichica e relazionale in situazione di gravità di essere protagoniste della propria vita e non più soggetti passivi all’interno di modelli di cura predisposti da altri e uguali per tutti», dichiarano in una nota Nicolino Di Domenica (responsabile del Movimento Vita Indipendente Abruzzo e delegato regionale della FISH), Camillo Gelsumini (presidente della Sezione UILDM di Pescara), Claudio Ferrante (presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo) e Simona Petaccia (presidente di Diritti Diretti ONLUS).

«Grazie a questa norma - aggiungono - le persone con disabilità possono ora scegliere da chi e come vogliono essere assistite, concentrando presso il loro proprio domicilio quelle cure e terapie che finora si potevano compiere solo negli ospedali e nei centri di cura. In questo modo, non solo si riducono notevolmente i fondi erogati dalla pubblica amministrazione (un disabile ricoverato costa alle casse regionali fino a 9.000 euro al mese, mentre un assegno di Vita Indipendente equivale mediamente alla somma di 2.000 euro al mese), ma si creano nuovi posti di lavoro poiché il rapporto disabile-assistente diventa di 1 a 1 e non più di 1 assistente per 15 disabili».

Camillo Gelsumini, presidente della Sezione UILDM di Pescara Camillo Gelsumini, presidente della Sezione UILDM di Pescara

Camillo Gelsumini, tra i protagonisti di questa battaglia, ci ha dichiarato: «La Sezione che rappresento ha sempre affiancato e sostenuto il promotore regionale del Movimento Vita Indipendente, Nicolino Di Domenica, in tutti i passi necessari all'ottenimento di questo grande risultato. La determinazione e la convinzione di migliorare la qualità di vita dei non autosufficienti ci hanno guidato e spinto in questi 5 anni di duro lavoro. Siamo riusciti a costruire il consenso di tutte le associazioni che si occupano di disabilità e delle forze politiche che hanno votato all'unanimità la legge.
Forse questo è un risultato tanto importante quanto la legge stessa; sono queste le gratificazioni che ripagano una vita spesa nel volontariato e che ci spingono ad andare avanti. Ora il nostro lavoro sarà quello di concretizzare i dettami della legge nella vita quotidiana di tante persone con disabilità grave per alleggerire il carico famigliare che l'assistenza comporta e per dare una possibilità di autodeterminazione anche a coloro che vivono relegati negli istituti».

La Legge si rivolge ai disabili gravi, residenti nella regione, con età dai 18 ai 67 anni, ed ai rappresentanti legali di questi soggetti nel caso di disabili psico-relazionali. Concretamente, la Regione stanzierà in un apposito capitolo di bilancio un fondo annuale, che servirà per finanziare i progetti di assistenza.

L’Ente, si legge nella proposta di Legge, “erogherà i contributi nel rispetto delle risorse disponibili sul bilancio regionale attraverso finanziamenti annuali diretti a consentire la realizzazione di progetti di assistenza personale autogestita. Sono ammessi a finanziamento i progetti annuali di assistenza personale autogestita che migliorino la qualità della vita della persona con disabilità, riducendone la dipendenza fisica ed economica, nonché l'emarginazione sociale e che favoriscano il suo mantenimento nel proprio contesto di vita”. Per il 2013-2014, saranno stanziati 100.000 euro l’anno. (R.R.)

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Margaret

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