Al Teatro Parenti grande festa per il primo anno di InVisibili

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Una pennaEmpatia, condivisione d’intenti, desiderio di inclusione sociale e voglia di uscire dal silenzio, nel quale le persone diversamente abili, molte volte, sono state costrette a dover rimanere. Tutte queste sensibilità sono emerse con grande naturalezza nel corso della serata di lunedì 4 marzo al Teatro Franco Parenti di Milano, in occasione della festa (alla quale ha partecipato anche chi scrive, in compagnia di due “amici in carrozzina” Sonia Veres e Francesco Gallone, soci UILDM - Ndr) per celebrare il primo anno di vita di InVisibili, blog del Corriere della Sera, il primo interamente dedicato e rivolto all’eterogeneo mondo dei disabili.

La numerosa partecipazione di lettori e amici della rubrica on-line all’incontro celebrativo presso il famoso teatro milanese ha evidenziato che c’è tanta gente che vuole parlare di disabilità e vuole conoscersi, raccontando le proprie esperienze di vita. Il blog si è guadagnato una rilevante visibilità perché è divenuto, già dai suoi primissimi mesi di attività, un luogo virtuale facilmente accessibile, rappresentando poi un sicuro punto di riferimento per la comunità delle persone con disabilità e per giovani giornalisti (come il sottoscritto) che vogliono fare una corretta informazione su di loro.

Sono convinto che i peculiari punti di forza di InVisibili siano quelli di offrire ai suoi lettori un giornalismo propositivo, efficace e, perché no, anche di forte denuncia sociale, sviluppato “con” e “per” le persone diversamente abili. Ma anche uno strumento utile, creato per conoscere e far conoscere la disabilità ad un pubblico più esteso, con l’intento quindi di rivolgersi all’intera cittadinanza e alle istituzioni di vario livello, per raccontare i problemi e le notevoli potenzialità del mondo della disabilità, molto spesso ancora inespresse.

Vivere con una disabilità è qualcosa di unico, è un modo “speciale” di affrontare la vita, senza volersi piangere addosso, anzi! Solo coloro che vivono questa straordinaria diversità e i propri famigliari possono raccontare questa loro esperienza, sia nel bene che nel male. Il rischio di rinchiudersi in se stessi ed isolarsi dal resto della società sarebbe un gravissimo errore che, per quanto possibile, dobbiamo cercare di contrastare. Il grandissimo merito di InVisibili è proprio quello di essere uno strumento agevole di comunicazione nazionale ed internazionale (è data la possibilità di rendere “visibili” anche le storie dei disabili italiani residenti all’estero - Ndr) per scongiurare questo pericoloso errore.

E’ stata vincente la scelta di raccontare l’eterogenea e complessa realtà delle persone con disabilità, le esperienze di vita, le conquiste in campo professionale, i successi in quello sportivo ma anche il voler pubblicare le denunce delle ingiustizie che le persone disabili sono costrette a subire nel corso della propria vita.  Attraverso questo blog, coloro che d’ora in poi ci piacerebbe chiamare “ex invisibili” hanno trovato in questo primo anno e troveranno in futuro un interlocutore competente e direttamente interessato dalla disabilità, che porta alla luce le varie problematiche esistenti, con l’autoironia tipica di moltissimi disabili.

InVisibili nasce anche per dare voce a tutte quelle persone con disabilità che non hanno gli strumenti necessari per farsi sentire, ma che comunque vogliono fortemente poter raccontare le proprie storie: direi “vivere” e non semplicemente “sopravvivere”. Con grande merito e lungimiranza, i giornalisti del Corriere della Sera Alessandro Cannavò (figlio del celebre Candido Cannavò) e Luigi Ripamonti hanno pensato di creare qualcosa di completamente nuovo, una rubrica curata da blogger giovani e meno giovani che meritano di essere citati per il loro grande impegno professionale ed umano: Franco Bomprezzi, Claudio Arrigoni, Simone Fanti e la new entry Simona Atzori. Ci auguriamo che si possano celebrare ancora tantissimi altri compleanni come quello di lunedì, perché vorrà dire che le persone disabili saranno riconosciute come importanti protagonisti che lottano uniti per una società più inclusiva e solidale, contro le barriere architettoniche e i pregiudizi.

Già a partire da oggi, questa battaglia civile per i diritti e le pari opportunità per le persone diversamente abili è possibile, anche attraverso la rubrica di InVisibili.  Grazie, davvero, per il vostro lavoro!

Renato La Cara

Ritratto di admin

Margaret

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