E’ dovere del medico promuovere e salvaguardare la salute delle persone

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Ricercatori al lavoroL’uomo ha bisogno di eroi, noi abbiamo bisogno di eroi ed eroi sono i nostri piccoli che vivono serenamente la loro disabilità: una vita fatta di giornate piene di affetto e di amore ed anche di inquietudini, ansie, dolori… una vita.
Ma quanto vale la vita umana? Mi spiego meglio, quante volte pensiamo che dall’altra parte esista una persona e non qualcuno per cui bisogna fare qualcosa a tutti i costi, infischiandosene dei doveri che abbiamo nei suoi confronti? Il nostro dovere è salvaguardare la vita di chi soffre, la Sanità ha il compito di occuparsi di chi ha bisogno di cure.
La Dichiarazione di Helsinki (sviluppata dall’Associazione Medica Mondiale per regolamentare i principi etici che stanno alla base della sperimentazione umana) sottende: “E’ dovere del medico promuovere e salvaguardare la salute delle persone. Le sue conoscenze e la sua coscienza sono finalizzate al compimento di questo dovere”.

E ciò deve essere tenuto in considerazione specie quando si parla di sperimentazione umana: dobbiamo ricordare sempre che dall’altra parte c’è una vita, pur con le fragilità che il destino le ha riservato, ed i nostri sforzi devono esser protesi, soprattutto, a salvaguardarla, cioè a non farle “del male”, ed è per questo che vengono effettuati, prima di ogni sperimentazione clinica sull’uomo, studi di efficacia, ma soprattutto di sicurezza accettati e applicati in tutti i paesi civili del mondo. E’ da tempo noto che le cellule staminali, in quanto multi o toti-potenti, se non opportunamente studiate e caratterizzate per ogni singola applicazione, e soprattutto se manipolate in laboratorio, possono seguire vie di sviluppo ancora poco note e determinare anche l’insorgenza di tumori o comunque di effetti tossici anche a distanza di tempo: davanti a questa evenienza noi sottoporremmo un nostro piccolo ad una sperimentazione selvaggia in cui gli studi di sicurezza sono perlomeno aleatori?
Non cadiamo nella solita frase banale “dobbiamo fare qualcosa, se fosse suo figlio cosa farebbe?”, e non banalizziamo un intervento che potrebbe produrre risultati strabilianti se studiato e utilizzato secondo procedure riconosciute in ambito medico-scientifico. Il rischio sarà quello di screditare un intervento terapeutico che può aprirci le porte alla medicina del futuro!

Occorre che ognuno possa crearsi una opinione in merito al "fenomeno Stamina", e per farlo serve soprattutto una corretta informazione, non necessariamente tecnica, e per questo segnaliamo l’articolo di Riccardo Rutigliano, Presidente della Sezione UILDM di Milano, sul quotidiano online ‘La Voce’ (www.voceditalia.it/articolo.asp?id=98115).
Vi è invece oggi, in Italia, una profonda incrinatura tra una parte dell’opinione pubblica e la comunità scientifica - molto più ampia che in occasione del passato caso della ‘terapia Di Bella’ - in quanto specula della sofferenza dei più piccoli.
Piuttosto di sparlare della classe medica, come avviene oggi su quasi tutti i blog dei vari social network, perché non ci chiediamo come mai lo Stato riduce sempre di più i fondi per la ricerca ma trova le risorse per finanziare la sperimentazione del "metodo Stamina", al di fuori dei protocolli accettati a livello internazionale?
E’ in questo ambito che dobbiamo trovare la motivazione per cui persone come Vannoni trovano credito; altrimenti sarebbero relegate al ruolo di moderni ‘Dulcamara’ quali sono. Diamo più soldi alla Ricerca biomedica, facciamo in modo che questa non sia in mano ai “privati”, ma siano lo Stato e la sua struttura competente e autorevole a promulgarla, controllarla, sostenerla e spronarla.

Spero che le parole dei ricercatori che firmano il seguente articolo [pubblicato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" il 25 agosto 2013, N.d.R.] siano ascoltate e che il Parlamento e i Giudici riflettano sulle decisioni che hanno fin qui preso, senza l’autorevole supporto della comunità scientifica nazionale e internazionale; mai vorrei che tali decisioni si rivoltassero loro contro.
(Paolo Banfi, Presidente Commissione Medico-Scientifica UILDM)

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Le ragioni per bandire Stamina*

Stimati Colleghi ed Esperti, membri della Commissione Scientifica ministeriale che esamina il protocollo clinico Stamina, conoscendo e apprezzando le Vostre competenze, e mossi da timori per la salute dei pazienti e del sistema sanitario italiano, nonché per l`immagine della nostra scienza medica all'estero, auspichiamo che mettiate fine, alla tragica farsa della sperimentazione del cosiddetto metodo Stamina. Alla luce di quanto sin qui accaduto, pensiamo che sia urgente uscire dall'equivoco di aver a che fare con una vicenda di natura medico-scientifica, perché i fatti parlano altrimenti. Si può documentare che:
a) Al Professor Vannoni e altre 12 persone sono stati contestati dal magistrato Raffaele Guariniello, dopo accurate indagini dei carabinieri dei Nas, i reati di somministrazione di farmaci imperfetti e pericolosi per la salute pubblica, truffa e associazione a delinquere. Per inciso, non riusciamo a immaginarci il presidente dei Nih o una figura equivalente di un Paese a libera scelta tra i G20, che accetterebbe di intavolare una trattativa con un signore che è pluri-indagato.
b) La Fondazione Stamina ha ripetutamente manipolato le informazioni, ad esempio
non riconoscendo le risposte negative avute dal "metodo", che il "metodo" non era per nulla brevettato, che dal 2012 (o oltre) intesseva rapporti con una ditta farmaceutica e che, invece di trattarsi di un approccio originale, il cosiddetto "metodo", descritto in una grossolana richiesta di brevetto, è copiato e falsato da artefatti sperimentali prodotti da ricercatori russi - le prove del plagio sono state scoperte e pubblicate dalla rivista Nature.
c) La «Indagine Amministrativa diretta a verificare la regolarità dei trattamenti eseguiti con cellule staminali presso l'Azienda Ospedaliera "Spedali Civili" di Brescia nell'ambito della collaborazione con la "Stamina Foundation Onlus" di Torino», condotta dal ministero della Salute, Aifa, Centro Nazionale Trapianti (Cnt), disegna uno scenario di abusi raggelanti, che configurano una retrocessione morale della pratica medica a prima della Dichiarazione di Helsinki. Lo stesso presidente del Cnt in Commissione Affari Sociali, lo scorso aprile, definiva illegale quanto si è fatto agli Spedali Civili di Brescia.
d) Non è scientificamente pensabile e non esistono dati confermati per ipotizzare che cellule staminali mesenchimali si possano trasformare in neuroni terapeutici, come i responsabili di Stamina affermano che accadrebbe a seguito di una generica manipolazione biochimica.
e) I preparati della Fondazione Stamina, sequestrati dai Nas, sono stati esaminati dal Professor Massimo Dominici dell'Università di Modena nell`agosto 2012, il quale ha testimoniato presso il Ministero e in interviste pubbliche che erano inquinati e senza proprietà biologiche clinicamente significative.
f) Da interviste pubblicate e mai smentite, nonché da lettere ufficiali, risulta che il professor Vannoni abbia chiesto e ottenuto di discutere la composizione della Commissione. Egli si è accanito con insulti e minacce contro gli staminologi italiani che lo hanno criticato, ottenendo che non facessero parte della Commissione i migliori esperti di cellule staminali mesenchimali. Il professor Vannoni ha altresì dichiarato che il protocollo consegnato è semplificato in modo da poter essere usato da "inesperti", per cui non è affatto chiaro che cosa si andrebbe a sperimentare.
g) La lettura dei pochi testi pubblicati e della profusione di dichiarazioni scritte e immagazzinate nel data base di Facebook, dimostra l`assenza di qualunque idea sensata, nella testa dei proponenti, sia della biologia di base delle staminali sia della biopatologia e clinica delle malattie che si pretendono di curare, e della minima attenzione ai malati, che sono usati come cavie per provare quel che succede.
h) La comunità scientifica italiana, ai massimi livelli e cioè attraverso un documento dell'Accademia Nazionale dei Lincei votato dalle classi riunite, ha stigmatizzato la decisione di procedere alla sperimentazione - decisione presa per evitare l`impiego irresponsabile e generalizzato di false terapie cellulari inutili e pericolose, di fatto derubricate da farmaci a trapianti dal Senato, con devastanti conseguenze economiche e ingenti rischi per i pazienti.
i) Non è vero che malati e parenti chiedono lo pseudo-trattamento Stamina: il professor Vannoni dice cose che offendono i pazienti colpiti da atrofia muscolare spinale (Sma), e l'Associazione Famiglie Sma lo ha ripetutamente diffidato dal proseguire nei suoi inganni ai danni dei malati e delle loro famiglie. In qualunque Paese civile, questo elenco di fatti giustificherebbe la messa al bando della Fondazione Stamina e dei suoi imbrogli. L'attenzione sgomenta con cui i massimi esperti al mondo di staminali e ricerca clinica guardano a quel che sta accadendo in Italia richiede un segnale forte. Che voi potete dare.

Con i nostri sentimenti migliori Gilberto Corbellini, Sapienza Università di Roma; Umberto Galderisi, Seconda Università di Napoli, Presidente Stem Cell Research Italy; Antonio Musarò, Sapienza Università di Roma; Pier Lorenzo Puri, Sanford-Burnham Medical Research Institute, San Diego, Fondazione Santa Lucia, Roma; Mario Stefanini, Emerito Sapienza Università di Roma e Accademico dei Lincei.
*Fonte: Il Sole 24 Ore - 25 agosto 2013 

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Margaret

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