Il ministro Fornero blocca l'INPS, che fa marcia indietro

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Persona in carrozzina vista di spalleRelativamente all'atto gravissimo con cui l'INPS a fine 2012 si era sostituito al Parlamento elaborando e diffondendo una Circolare (n. 149, 28 dicembre 2012) con la quale venivano fissati nuovi importi di pensioni e indennità per gli invalidi civili, segnaliamo che nei giorni scorsi il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha bloccato l'INPS e questo provvedimento.

Gli effetti e le conseguenze della Circolare, che da quest'anno prevedeva una nuova soglia di reddito non più personale, bensì familiare per le pensioni di invalidità, dovranno quindi aspettare, se mai vi saranno, poiché il Ministro ha avviato un'istruttoria e chiesto all'INPS da un lato la sospensione dell'applicazione della Circolare stessa (sospensione già confermata, come si può leggere più avanti), dall'altro di procedere a delle valutazioni più attente di tutti gli aspetti, in particolare quelli giuridici, di merito e di equità connessi alla nuova soglia reddituale.

Questa importante e delicata questione - nell'ambito della quale la nostra Associazione aveva offerto da subito pieno appoggio all'azione lanciata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) per chiedere chiarezza e aveva immediatamente espresso la propria profonda indignazione - ha suscitato moltissime reazioni e guadagnato, infine, l'attenzione del Ministro.

Si legge nel documento di avvio dell'istruttoria, che «il problema deve essere affrontato in modo organico e socialmente equo attraverso un intervento normativo». Alla luce del fatto che oggi le nostre Camere sono sciolte, d'altra parte, l'unica soluzione percorribile è stato l'avvio appunto di un'istruttoria il cui primo passo è stato rappresentato da una riunione tecnica svoltasi presso il Ministero del Lavoro il 7 gennaio scorso. L'indagine prosegue con un nuovo incontro in programma oggi pomeriggio (lunedì 14 gennaio) presso la stessa sede ministeriale.

Intanto, in data odierna l'INPS ha diffuso il seguente messaggio della Direzione Generale, facendo letteralmente "marcia indietro" rispetto all'iniziativa e alla posizione assunte solo due settimane fa: «In attesa della preannunziata nota ministeriale a chiarimento della complessa materia dei limiti reddituali delle pensioni di inabilità civile ed in considerazione di una interpretazione costituzionalmente orientata degli artt. 12 e 13 della legge n. 118/1971, si ritiene di non modificare l’orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell’Interno (circ. Ministero dell’Interno n. 5 del 20.6.1980) e successivamente confermato nel tempo da questo Istituto all’atto del subentro nella funzione di erogazione delle provvidenze economiche per le minorazioni civili. Pertanto, sia nella liquidazione dell’assegno ordinario mensile di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido».
Senza dubbio una buona notizia per tutte le persone invalide che percepiscono pensioni e indennità e un successo del movimento italiano delle persone con disabilità (C.N.)

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Margaret

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