Nuovi LEA? Ora il Parlamento dovra’ approvarli

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Persona in carrozzina con accompagnatoreIl 31 dicembre 2012 il ministro della Salute Renato Balduzzi, con uno degli ultimi atti del Governo Monti, ha proposto i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sanitaria, mantenendo la promessa fatta dal precedente Governo di portare all’attenzione del Parlamento il loro aggiornamento entro la fine dell’attuale legislatura.
Balduzzi ha dichiarato che «si tratta di una risposta concreta a molte persone e a molte famiglie che soffrono. Anche nelle difficoltà economiche il nostro Servizio Sanitario Nazionale si dimostra capace di dare risposte concrete».

Il provvedimento, già inviato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, da prassi dovrà arrivare sui banchi delle Commissioni Parlamentari competenti, per una attenta discussione e una ragionevole valutazione, e successivamente dovrà essere approvato anche dalla Conferenza Stato-Regioni. Le tempistiche sono incerte, considerando anche la delicatezza del tema trattato e il fatto che siamo entrati, ormai pienamente, nel periodo della campagna elettorale.

La proposta sui LEA stabilisce i nuovi termini dell’esenzione per le malattie croniche e quelle rare  e inoltre regolamenta le prestazioni di prevenzione e cura di altre patologie, come ad esempio la ludopatia. In un contesto assai complesso, il mondo dell’associazionismo si è mobilitato da tempo, rivolgendosi al Governo, il quale «si deve impegnare perché le risorse siano sufficienti a garantire l’applicazione dei nuovi LEA, reperendo i fondi necessari. Ci auguriamo - afferma in una nota Cittadinanzattiva - che questa volta i nuovi LEA vedano effettivamente la luce attraverso l’approvazione anche da parte del Ministero dell’Economia e della Conferenza Stato-Regioni, come del resto già previsto dalla Legge di conversione del cosiddetto Decreto Balduzzi. I LEA non possono essere oggetto in alcun modo di propaganda politica, ma solo di un impegno comune e concreto di tutte le forze istituzionali», conclude Cittadinanzattiva.

A questo proposito è bene ricordare che già nel 2008 si era tentato di aggiornare ed estendere i LEA  con l’impegno dell’ex ministro della Salute Livia Turco, ma la sua proposta di Legge venne bloccata dalla bocciatura della Corte dei Conti e non furono trovate dal suo Governo risorse sufficienti per sostenerne una strutturale revisione. Così, il problema di trovare le giuste garanzie economiche si è trascinato nel corso degli anni, senza mai trovare una soluzione.
Oggi siamo arrivati ad uno snodo decisionale e di assunzione di responsabilità, dal quale per l’intera politica parlamentare sarebbe gravissimo allontanarsi, sfuggendo ancora una volta agli impegni presi con i cittadini. Tutte le principali organizzazioni di persone con patologie croniche e rare si sono unite per rilanciare con forza l’approvazione legislativa, in tempi brevi, delle nuove linee guida dei LEA. Ora spetta alla classe politica riscattarsi, dopo tante, forse troppe, manchevolezze. Di sicuro noi seguiremo, con grande attenzione, l’evolversi della situazione, senza eccessivi entusiasmi e nemmeno facili catastrofismi. (RLC)

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Margaret

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