Pochi giorni prima di Natale, a Sassari si è tenuta l'iniziativa Occupy Parcheggi, ovvero tante sedie a rotelle “parcheggiate” al posto delle automobili, nelle vie del centro della città, e la contemporanea distribuzione di volantini per sensibilizzare i passanti. L’iniziativa è stata promossa da Francesca Arcadu che con il sostegno di un Comitato Organizzatore ha voluto lanciare un messaggio forte e provocatorio per educare al rispetto e al senso civico.
«L’idea è nata a seguito del grandissimo flash mob analogo avvenuto a Lisbona poco tempo prima della nostra iniziativa e partendo dalla constatazione che troppo spesso gli scivoli per le carrozzine e gli stalli predisposti per la sosta dei cittadini disabili sono occupati abusivamente da chi disabile non è - spiega Francesca Arcadu, anche presidente della UILDM locale. - Inizialmente ho creato un gruppo su Facebook, cercando di coinvolgere persone che potessero essere interessate all’idea. Dopo aver ottenuto una buona risposta on line, è stato costituito un Comitato Organizzatore formato da persone che vivono quotidianamente la disabilità e da altre che sono semplicemente sensibili all’argomento. Il Comune di Sassari ha accolto a braccia aperte la proposta, attivandosi per sostenerci nell’iniziativa e coinvolgendo la Polizia Municipale e il Gabinetto del Sindaco».
E così il 21 dicembre, nelle vie del centro di Sassari, si è tenuta una vera e propria mobilitazione di circa 200 persone, 20 delle quali con disabilità. Sulle sedie a rotelle vuote parcheggiate negli stalli è stato appeso il cartello “torno subito”. Gli automobilisti sono rimasti sorpresi e perplessi, mentre i passanti hanno abbracciato la causa e molti di loro si sono uniti al corteo. C’è stata una buona risposta da parte dell’opinione pubblica e anche la stampa e la tv locali hanno dedicato massima visibilità all’evento.
Conclude Francesca Arcadu: «È stata una giornata luminosa e colorata, che ha dimostrato come sia possibile rivendicare le nostre istanze anche con il sorriso. Ora con il Comitato Organizzatore abbiamo in programma altre iniziative simili, per diffondere e sensibilizzare a una cultura dell’educazione nei confronti della disabilità». (V.B.)