PEBA: la UILDM di Teramo si appella ai sindaci della Provincia

share on:

Decide chi progettaE’ certamente uno dei problemi più rilevanti che gravano sullo sviluppo e la crescita dell’Italia. Stiamo parlando dell’annosa questione delle troppe Leggi approvate, ma che poi non vengono applicate o sono parzialmente disattese dalle amministrazioni pubbliche. La UILDM di Teramo, in questo senso, ha deciso di condurre una battaglia a difesa dei diritti delle persone con disabilità per la piena attuazione del PEBA locale (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), che non è mai stato effettivamente attuato.
La mancata operatività del PEBA rappresenta un grave problema, molto diffuso, che interessa direttamente le attività realizzate sul territorio dalle nostre Sezioni e che, in senso più ampio, è connesso anche al tema di fondo della X Giornata Nazionale UILDM, l'abbattimento di tutte le barriere a scuola, per difendere il diritto allo studio delle persone con disabilità.

Doriana Chiodi De Ascentiis, presidente della Sezione UILDM di Teramo, e il giovane Socio della Sezione Stefano D’Andreagiovanni con distrofia muscolare di Duchenne, hanno deciso di scrivere una lettera istituzionale ai 47 sindaci della Provincia di Teramo per invitarli ad aderire concretamente alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e attuare il PEBA. «Desideriamo portare avanti con forza questa richiesta - ha dichiarato De Ascentiis -  perché è ormai da troppo tempo che si parla di “città accessibile”. Le Leggi ci sono ma, come ha indicato Stefano D’Andreagiovanni, siamo di fronte alla "classica storia tipicamente italiana"».

«Il PEBA - afferma D’Andreagiovanni che in rappresentanza della UILDM teramana lavora per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici - è lo strumento di analisi e verifica che ha come obiettivo la diffusione della cultura dell’accessibilità tra utenti e amministratori della città. Rappresenta quindi un sistema integrato per la mobilità negli spazi pubblici a 360 gradi. Annualmente vengono impegnate somme di denaro pubblico per opere di manutenzione volte all’adeguamento delle strutture alle normative vigenti in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, ma non sempre questo processo appare ordinato e funzionale».

La richiesta della UILDM di Teramo ai sindaci della Provincia indica dei punti molto chiari, in quanto «prevede un preciso rilievo delle barriere presenti negli edifici e nei percorsi urbani, individuando le possibili soluzioni con stima di massima dei costi. Si configura in tal modo la fase preliminare delle progettazioni degli interventi nonché la definizione di esigenze prioritarie. Gli amministratori sono quindi tenuti a rimuovere le barriere architettoniche secondo una programmazione e non in maniera contingente e occasionale».

A completamento dei contenuti presentati, consigliamo la lettura del testo di Stefano D’Andreagiovanni (La vergogna dei PEBA: un’altra storia di legge che non viene applicata), del modello di Lettera inviata ai sindaci e dell'articolo pubblicato nei giorni scorsi dal quotidiano locale Il Centro. (Renato La Cara) 

Ritratto di admin

Margaret

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut at vulputate sem, at efficitur nibh. Aliquam sit amet nulla vel ipsum ornare commodo a a purus