Studio e integrazione: stesse possibilità, uguali diritti

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[caption id="attachment_4185" align="alignright" width="240"]Francesco Gallone Francesco Gallone 

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E’ trascorso poco più di un mese  dall’appello di Francesco Gallone - giovane con disabilità e socio della UILDM di Milano - uscito in prima pagina sul Corriere della Sera  e sul nostro sito, riguardo al consistente ridimensionamento  delle ore di assistenza  a scuola per le persone con disabilità. Taglio che lo aveva gettato in uno stato di sgomento, dal momento che si vedeva seriamente messo in discussione il suo diritto allo studio.
Ma, da allora, è cambiato qualcosa per lui ? «Posso dire che la mia situazione è andata sistemandosi e posso ritenermi soddisfatto per essere riuscito a riottenere le ore di assistenza che mi spettavano, anche se non ho potuto mantenere lo stesso educatore che avevo prima, forse per un cavillo di ordine tecnico-burocratico. Voglio ringraziare chi, a vario titolo e competenza, si è interessato al mio caso ed è riuscito a risolverlo in un arco di tempo accettabile», ci dice Francesco, fortemente determinato a  difendere i propri diritti, a prescindere dalla propria difficile condizione di disabilità.

Quindi, adesso tutto rose e fiori ? «No – ci tiene a puntualizzare –. Io continuo a vivere una difficile situazione generale. La mia vita a scuola non è delle più facili, perché quando non è presente il mio educatore, è raro che i miei compagni mi aiutino spontaneamente, mi siano vicini, comprendano le mie esigenze. E questo mi dispiace.  Non mi sento pienamente integrato e, soprattutto durante gli intervalli, raramente trovo qualcuno con cui parlare e scherzare. Ho notato, però - sostiene Francesco con gioia - che tra i ragazzi più sensibili della mia scuola, alcuni mi hanno manifestato, a seguito del mio appello, la loro personale stima e hanno cominciato ad avvicinarsi a me, senza le paure e i pregiudizi di prima».

Certamente, il fatto che l’ appello sia uscito sul Corriere della Sera e che Francesco sia stato invitato due volte ad intervenire in diretta video a Sky TG24 ha amplificato notevolmente il suo messaggio, offrendogli una visibilità mai vissuta prima. Probabilmente, molti ragazzi della sua scuola lo hanno conosciuto per davvero, solo in tali occasioni.
Questa descritta da Francesco è una realtà nella quale molti giovani con disabilità sono costretti a convivere. A volte, vengono considerati “diversi” e perciò non coinvolgibili, pienamente, nel gruppo dei compagni di scuola, senza che ci sia stata prima nemmeno una minima conoscenza diretta. Va detto, però, che ogni situazione è diversa dalle altre e sarebbe sbagliato generalizzare un fenomeno, quello dell’emarginazione giovanile subita dalle persone con disabilità, che comunque esiste.

Come UILDM, cosa possiamo fare ? Al riguardo, abbiamo sentito Marco Rasconi,  presidente della Sezione milanese, che, tra le diverse sue attività lavorative, si impegna per vedere riconosciuta, fattivamente, la possibilità di tanti giovani con malattie neuromuscolari di andare a scuola, frequentare le lezioni,  stare insieme ai propri coetanei. «Garantire il diritto allo studio e sviluppare l’integrazione sociale sono due punti cardine a cui non vogliamo assolutamente rinunciare», afferma Rasconi.

Studente in carrozzinaDa parte del Comune di Milano sono arrivate rassicurazioni sulle ore di assistenza nelle scuole, confermando il numero dell’anno scorso. «Bisogna dire – afferma il presidente della UILDM meneghina – che il numero dei giovani che vuole poter uscire di casa per andare a scuola, in questi anni, è aumentato». E’ necessario garantire a tutti loro le stesse possibilità e uguali diritti. «Quello odierno è solo il punto di partenza, la base da cui iniziare un cammino di crescita e maggiore collaborazione con le istituzioni comunali. E’ fondamentale il controllo della qualità del servizio per la presa in carico dei ragazzi con disabilità all’interno dei complessi scolastici».

Marco Rasconi è anche il presidente della Consulta Cittadina per le Persone con Disabilità e ricopre questo importante ruolo istituzionale per dare voce a tutte queste problematiche sempre più sentite dai ragazzi con disabilità e dalle loro famiglie. «Il nostro rapporto con le istituzioni – ha spiegato Rasconi – vuole essere costruttivo. Stiamo lavorando all’interno dei maggiori tavoli di discussione del Comune, e ci teniamo assolutamente a continuare la nostra collaborazione, avanzando proposte. Ad esempio, come dimostrazione del  nostro lavoro con l’amministrazione comunale, possiamo citare l’impegno di Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare del Comune di Milano, che ci ha assicurato, per l’anno prossimo, l’incremento dei fondi per il sociale».

Attivismo in ambito locale e partecipazione alle iniziative sociali: i presidenti delle Sezioni provinciali UILDM sanno bene di cosa stiamo parlando. Si tratta di valori che, per il migliore sviluppo della nostra Associazione, devono essere trasmessi anche agli iscritti più giovani per offrire continuità d’intenti, in vista di decisioni e posizioni che potrebbe essere necessario assumere nei prossimi anni. (R.L.C.)

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Margaret

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