Vogliamo il wheelchair hockey in Versilia!

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Una squadra di wheelchair hockey a Forte dei Marmi. È questa la richiesta che viene a gran voce dalla Sezione UILDM della Versilia.

«Alcuni soci della nostra Sezione giocano già con la squadra dei Lupi Toscani a Scandicci – racconta Gilberto Dati, vicepresidente e giocatore – ma gli allenamenti più volte a settimana e le partite diventano ogni giorno più impegnativi, sia a livello di tempi che di costi da sostenere. Per questo qualche mese fa è nato in noi il desiderio di fondare una nuova squadra locale».

La Sezione sta lavorando sul territorio in progetti di raccolta fondi per finanziare questa attività. I costi per partecipare ai campionati sono infatti elevati. «Parliamo di circa 15.000 euro, trasferte incluse, a cui dobbiamo aggiungere le spese per l’acquisto delle carrozzine adatte a praticare questo sport – aggiunge Dati – Per partire abbiamo a disposizione cinque carrozzine che la Asl del territorio ha dismesso, ma ne servono altre per tutti i giocatori. Un tecnico volontario della Sezione le sta sistemando per adattarle alla pratica sportiva».

La squadra di partenza è già formata perché ai quattro sportivi che giocano attualmente nei Lupi si aggiungono altri quattro che vogliono cimentarsi in questo sport.

«Stiamo cercando anche un luogo dove allenarci. La prima opzione che abbiamo valutato con l’amministrazione locale è il Palazzetto dello Sport di Forte dei Marmi che però non ha spogliatoi accessibili a persone con disabilità. Inoltre ci serve un ambiente dove tenere le carrozzine e le attrezzature. Siamo in contatto con il Comune per trovare una soluzione che ci possa permettere di avviare la nostra attività al più presto».

Il wheelchair hockey è una novità per il territorio versiliese, che però vanta la presenza di squadre di hockey su pista di un certo livello. Il valore aggiunto di questa disciplina è che è uno sport inclusivo perché può essere praticato da chiunque, a prescindere dal tipo di disabilità e dall’età. «È uno sport che crea aggregazione e responsabilizza i partecipanti, che si sentono parte di un gruppo. Speriamo che questo progetto vada in porto perché ci permetterà soprattutto di coinvolgere le nuove generazioni».

Se vuoi ricevere maggiori informazioni su questo progetto oppure vuoi giocare, contatta la Sezione UILDM della Versilia. La trovi in Via del Marzocco, 86 a Pietrasanta (LU); tel. 0584/72153 - info@uildmversilia.org - www.uildmversilia.org 

Il wheelchair hockey
L'hockey in carrozzina è nato nel 1982 nei Paesi Bassi, dove venne disputato il primo campionato ufficiale, grazie ad un gruppo di giovani con distrofia muscolare che, seguendo già da tempo alcuni loro amici con disabilità impegnati in altre discipline, volevano rendersi anche loro protagonisti di uno sport che fosse adatto alle loro particolari esigenze.

Già da diversi anni questo tipo di hockey è presente in molti paesi europei ed anche negli Stati Uniti, in Canada ed Oceania. In Italia è arrivato nel 1991, per iniziativa del Gruppo Giovani UILDM, a cui non sembrava vero aver trovato uno sport praticabile e già così diffuso all'estero. Il merito fu in particolare di Luigi Maccione che tradusse il regolamento internazionale, organizzò le prime partite e fece conoscere il gioco. Inizialmente, per diffondere questo sport importò persino le palline e le mazze dall’Olanda.

Si gioca 5 contro 5, un portiere e 4 giocatori di campo. I giocatori con maggior mobilità giocano con la mazza mentre chi ha una funzionalità residua inferiore utilizza lo stick, un attrezzo a forma di “T” che viene apposto frontalmente alla carrozza e che permette il controllo e il passaggio della pallina.

(a. p.)

Ritratto di uildmcomunicazione

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