Eliminazione barriere architettoniche: il Comune di Milano insieme alle Associazioni

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Decide chi progettaGià da qualche settimana l’amministrazione del Comune di Milano aveva dimostrato di voler intervenire, con nuovi investimenti e risorse, per abbattere le barriere architettoniche presenti in città. «Milano è la prima grande città italiana - si legge in una nota pubblicata sul sito web del Comune - a predisporre un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). La Giunta di Palazzo Marino ha deciso tutte le attività utili all’adozione del Piano, con l’obiettivo di rendere gli edifici e i luoghi pubblici sempre più accessibili alle persone con disabilità, anche in vista di Expo 2015».

Si tratta di un impegno importante che consentirebbe a Milano di raggiungere i livelli delle migliori metropoli europee in tema di accessibilità e mobilità pubblica, ma la vera notizia è che l’amministrazione meneghina ha ufficializzato di voler coinvolgere direttamente le Associazioni delle persone con disabilità nel merito delle azioni da intraprendere. «Le Associazioni saranno coinvolte in ogni fase dei lavori, dalla progettazione ai collaudi, attraverso un gruppo di lavoro costituito da tecnici comunali». Nel Bilancio 2014 sono stati messi a disposizione investimenti per 6,5 milioni di euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e nelle scuole e per l’adeguamento delle fermate dei mezzi pubblici. Inoltre, sono previsti ulteriori 2 milioni di euro per abbattere anche le barriere stradali.

La Sezione UILDM di Milano, grazie all’impegno operativo del vicepresidente Marco Rasconi che è anche presidente di Ledha Milano e membro della Consulta Cittadina Persone con Disabilità, sta contribuendo a rendere il capoluogo lombardo una città capace di integrare le persone con disabilità, in collaborazione con gli assessori competenti e i tecnici del Comune.

L’azione proattiva della UILDM ha permesso la realizzazione di alcuni progetti importanti, come ad esempio rendere le piscine comunali gestite da MilanoSport completamente accessibili attraverso un “braccio meccanico” e una sedia predisposta per garantire l’ingresso in vasca in maniera del tutto sicura e controllata, un'iniziativa che si inserisce nell'ambito di quelle promosse con la campagna nazionale Liberi di essere Campioni (Giornata Nazionale UILDM 2012). Risultati rilevanti sono arrivati anche sul fronte della mobilità pubblica, visto che l’ATM (Azienda Trasporti Milanesi), società di proprietà comunale, ha deciso di potenziare notevolmente l’accessibilità dei mezzi di superficie, delle metropolitane e delle stazioni ferroviarie.

Sembrerebbe, dunque, che anni di attivismo, volontariato sociale e partecipazione ai tavoli istituzionali (in particolare quelli di risoluzione dei problemi per le persone con disabilità) comincino a produrre risultati di rilievo. Certo, non è tutto oro quel che luccica ma la UILDM, soprattutto in un momento di spending review e di forte ricollocazione di spesa da parte delle amministrazioni pubbliche, può dimostrare di essere in grado di contribuire al rilancio del welfare, di una mobilità pubblica inclusiva e sostenibile, dell’integrazione scolastica e di una reale inclusione sociale, temi questi ultimi riproposti anche in occasione dell'imminente decima Giornata Nazionale dell'Associazione (7-26 aprile 2014).
Possiamo e dobbiamo continuare a far emergere i bisogni e le esigenze di  tutti quei cittadini che rientrano nelle fasce più deboli della nostra società e che altrimenti - senza una capillare e radicata rete associativa - rischiano di risultare “invisibili”. E’ comunque necessario proporre progetti concreti ed economicamente sostenibili per garantire la migliore qualità di vita possibile per le persone con disabilità, senza subire passivamente l’incertezza del domani. In fondo, la UILDM è nata anche per questo. (Renato La Cara)

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Margaret

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