Piscine senza barriere

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Luciano Ghislotti entra in acqua durante l'inaugurazione del sollevatore presso la piscina Argelati di Milano (26 luglio 2012-Foto di Alberto Cattaneo)

«È un bel passo in avanti nell’autonomia», dice con un sorriso soddisfatto Luciano Ghislotti. Più che altro è un tuffo. Perché da oggi a Milano le piscine non sono più un posto vietato per i disabili, nemmeno per chi a bordo vasca non ci arriva con le pinne ma con le due ruote di una carrozzina.

Un tuffo nella libertà
Luciano ha una distrofia muscolare progressiva e per un giorno fa “il modello”. È lui che, alla piscina Argelati di Milano, mostra ai giornalisti cosa significa una piscina accessibile: arriva in costume sulla sua carrozzina, si avvina a bordo vasca, si siede sulla seduta del nuovo sollevatore ed è pronto per l’immersione. Un assistente bagnanti si avvicina, aziona il braccio meccanico del sollevatore e abbassa Luciano fino a sfiorare il pelo dell’acqua. Un tuffo, e Luciano guizza via come un delfino. Ha bisogno di una mano solo quando vuole uscire dall’acqua, per risalire sulla seduta ed essere sollevato. «Fino ad oggi le piscine normali ci erano inaccessibili, mentre ora posso muovermi in assoluta autonomia», dice.

La partnership
L’idea di rendere accessibili le piscine milanesi è della UILDM, che lo scorso marzo, per la sua Giornata Nazionale ha puntato proprio sul diritto allo sport delle persone con disabilità, con il progetto “Liberi di essere campioni”, con un bel video con Francesco Pannofino. «Lo sport dà benessere, occasioni di socializzazioni, rafforzamento dell’autostima», ricorda Alberto Fontana, presidente Uildm. «Per questo per le persone con disabilità le attività sportive sono un momento fondamentale». Con un gruzzoletto in mano e l’appoggio di Fondazione Cariplo, poi, la Uldm si è presentata all’assessore Chiara Bisconti.

L’accordo con Uildm, Comune di Milano e Milanosport (che si è impegnata anche a formare il personale) è stato siglato a tempi di record, con 25mila euro messi sul piatto da Uildm, 25mila da Fondazione Cariplo e 30mila dal Comune. Le prime quattro piscine - Scarioni, Romano, Argelati e Sant’Abbondio - sono già state attrezzate con un sollevatore uguale o simile a quello usato da Luciano, prodotti dalla Digi Project, una ditta del mantovano specializzata in ausili per disabili in acqua. Alla Sant’Abbondio,  una struttura più moderna e con le vasche a filo, ne hanno installato un modello mobile, che porta il disabile direttamente dagli spogliatoi all’acqua, senza che la sua carrozzina si bagni di una goccia.

Obiettivo 19
Entro fine anno le piscine accessibili saranno 19. Ma per Marco Rasconi, presidente della Sezione UILDM di Milano, «vista l’enorme disponibilità di Milanosport a ottobre avremo già finito». In fondo basta poco, «i bagni e gli spogliatoi sono già accessibili, in tanti casi si trattava veramente solo di quest’ultimo pezzo e uno strumento del genere non costa pià di 5mila euro», spiega. Milanosport ha già anche «avviato le richieste per posti riservati ai disabili nei parcheggi fuori dalle piscine, oggi non ci sono. In questo modo una persona con disabilità può davvero decidere, in un giorno qualunque, di andarsi a fare una nuotata con gli amici o da solo, in perfetta autonomia».

La nota stonata
Insieme a noi di Vita, sul bordo della piscina c'erano tanti giornalisti e fotografi. Luciano è stato intervistato ed è andato sui tigì. Oggi il Corriere della Sera ha dedicato a questo evento un articolo in prima pagina, nelle cronache milanesi. Con un "ma". La foto di Luciano era pixelata sugli occhi. Come si fa con un minorenne. Mentre si tratta di una persona di più di trent'anni, che non ha bisogno di essere tutelato e protetto artificialmente. A meno che il Corriere consideri le persone con disabilità alla stregua di minori da mantenere sotto tutela perenne. Alberto Fontana ha già scritto al direttore: «su questo aspetto le chiedo di confortare il mio pensiero di un errore, grave, ma di un errore,  e non di una scelta quella di coprire il volto della persona con disabilità».
Di Sara De Carli - Fonte: www.vita.it.

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