Quando l’arte diventa terapia

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Alberto Fiocco Alberto Fiocco davanti ad alcuni suoi dipinti

È uscito qualche giorno fa Vorrei continuare a dipingere, edito da Scripta Edizioni, il libro autobiografico di Alberto Fiocco, ventisettenne socio della Sezione UILDM di Verona. In queste pagine l’autore, affetto da distrofia di Duchenne, racconta la sua vita segnata dalla malattia ma guidata da una forza titanica che l’ha spinto a rincorrere le sue passioni: la scrittura e la pittura.

Alberto da sempre tiene un diario in cui racconta tutto ciò che vive: dall’avanzare della malattia, alla disponibilità degli insegnanti della Scuola Superiore a fargli frequentare il quinto anno in videoconferenza; dai momenti più difficili alla possibilità di cambiare prospettiva alimentando la speranza; dalla vita in famiglia alle amicizie; dalle emozioni alla fede. Anche quando non sta bene e non riesce a scrivere, Alberto detta alla mamma le emozioni che prova e le parole scivolano con impeto e forza, riempiendo tante pagine. Pagine che sono diventate un libro, Vorrei continuare a dipingere, in cui si alternano eventi importanti, esperienze, riflessioni, pensieri poetici, “cibo per l’anima”, descrizioni di un dolore lucido e consapevole ma anche di un’energia incrollabile.

Era il 2009 quando a seguito di un ricovero al Centro Clinico NEMO di Milano per cambiare respiratore, arrivò il consiglio dei medici di trascorrere la convalescenza in una località marittima: occasione che si trasformò in una svolta importante poiché colori, paesaggi, mare in tempesta, campi di grano che Alberto non vedeva da dieci anni, divennero una fiamma che accese la sua creatività, inebriandolo. Una professoressa d'arte qualche anno prima aveva detto ad Alberto: «Tu hai il colore dalla tua parte, è un grande dono!», parole che si sono rivelate una profezia poiché proprio china, olio e acrilico sono stati negli anni a venire, per Alberto, gli strumenti attraverso cui rappresentare con pennellate vivacissime il mondo visto dalla finestra.

Con le sue opere Alberto ha vinto alcuni concorsi ed è riuscito a esporle spesso, arrivando anche ad organizzare una Personale a Castelvecchio (Verona), nel 2011. Ora i pennelli sono diventati troppo pesanti, ma Alberto «vorrebbe continuare a dipingere», come dice il titolo del libro. Sono ancora tantissimi, infatti, i sogni che l’autore vuole rincorrere: sicuramente una data importantissima sarà il 29 marzo, quando il libro verrà presentato al Centro Tommasoli di Verona. Già spedito anche a Papa Francesco, Vorrei continuare a dipingere andrà a sostenere la Sezione UILDM di Verona per l’acquisto di una macchina della tosse, un apparecchio medico che facilita la ventilazione nei momenti di crisi.

Scrive Alberto nella poesia Candela imprigionata: «più vado avanti nel dipinto e più mi rivedo in quella candela, io e la mia storia. (…) sì, non più libera di elevarsi dritta, ma, imprigionata dentro un reticolo urlava e gridava, però era accesa… e che fiamma! Coraggio! Forza! Luce nella mia vita, accesa dalla fiducia e da quella speranza che possa rischiarare il mio cammino e quello di molte altre persone».
Da parte di tutta la UILDM tantissimi complimenti ad Alberto e un grande in bocca al lupo per i progetti futuri! (V.B.)

Alberto Fiocco è stato tra i protagonisti di uno speciale sulla pittura dal titolo Dipingere per comunicare, pubblicato sul nostro periodico DM n. 174 (luglio 2011). Per leggerlo, cliccare qui.

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Margaret

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